In aula anche Wilma Rizzo, Manolo Biz e Marco Bortoluzzi
EVASIONE MILIONARIA: L'EX PILOTA FABIO VALLE A PROCESSO
La procura contesta fatture false per 25 milioni di euro
VILLORBA - A processo per un giro di fatture false per operazioni inesistenti da 25 milioni di euro e per un'Iva non versata da quasi 5 milioni. In sintesi sono le accuse che hanno portato la Procura di Treviso a firmare la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex pilota Fabio Valle, 52enne di origini vittoriesi ma residente a Villorba, Marco Bortoluzzi, 36enne montebellunese residente a Spresiano, Wilma Rizzo, la madre 85enne di Valle, e Manolo Biz, 37enne pordenonese di Cordenons e attualmente residente a Barcellona. Nel mirino della Guardia di Finanza di Treviso erano finite le società di Fabio Valle “Blusteel srl”, “Mobile Products srl” e “O.M.B. Srl”, di cui risulta amministratore di fatto. L'amministratrice di diritto, e quindi legale rappresentante, sarebbe invece stata la madre, Wilma Rizzo, che per la Procura avrebbe ruoli amministrativi di vertice in ben 14 società. Il ruolo di Manolo Biz sarebbe stato quello di utilizzare la sua società spagnola, la “Ustari Extens SL” con sede a Barcellona che risulta cancellata dal 2008, per emettere le fatture false. In più, una volta ricevuti i bonifici sul suo conto dalla Blusteel, avrebbe materialmente prelevato le intere somme versate trattenendosi 1.500 euro per ogni operazione prima di consegnare i contanti a Valle. Marco Bortoluzzi invece, titolare della omonima società “BM di Bortoluzzi Marco”, oltre a non aver mai presentato dichiarazioni dei redditi e Iva dal 2 marzo 2009 (giorno di inizio attività della ditta), non aver mai versato imposte all'erario e a non aver avuto dipendenti dal 2011, avrebbe anche lui emesso fatture per operazioni inesistenti in favore della Blusteel, risultandone peraltro dipendente dall'aprile 2013.