Treviso, in viale Vittorio Veneto transitate 1482 vetture
GIORNATA ECOLOGICA: SOLO IL 5% HA USATO L'AUTO
Il vicesindaco Grigoletto: "Il blocco ha funzionato"
TREVISO - “Grazie a tutti i trevigiani che nel rispetto dell’ordinanza hanno vissuto la giornata di ieri a piedi, in bicicletta o correndo – dichiara l’assessore ai beni ambientali del Comune di Treviso Luciano Franchin - La giornata ecologica, come noto, è stato un provvedimento emergenziale, necessario per contribuire all’abbassamento dei livelli di polveri sottili e della morsa dello smog che ha coinvolto non solo Treviso ma l’intero Veneto. Anche l’accordo con Mom – prosegue l’assessore - fortemente voluto e a carico dell’amministrazione comunale di Treviso, si è dimostrato importante: gli autobus in città, ma anche le tratte che dagli altri comuni conducevano al centro, erano pieni. Da un punto di vista ambientale è stato un esperimento di una Treviso che dialoga concretamente con gli altri comuni”.
Trasporto pubblico, bici e molte persone a piedi dunque: secondo i dati della polizia locale rispetto alle domeniche normali solo il 5 per cento dei trevigiani ha preso l’auto per muoversi in e fuori dalla città. Un esempio per tutti: ieri le auto in transito in viale Vittorio Veneto, strada ad alto scorrimento, porta di accesso della città, dalle 9.00 alle 19.00 sono state 1482 contro le 4480 di domenica 27 dicembre e delle 5280 di domenica 20. “E se solo il 5 per cento dei trevigiani ha usato l’auto possiamo dire che la giornata ecologica ha funzionato. Certo, a fronte di molte persone che hanno rispettato l’ordinanza c’è anche stato chi ha voluto ‘fare il furbetto’ e i primi a protestate sono stati i cittadini virtuosi che insieme all’amministrazione comunale stanno contribuendo a un cambio culturale, unica premessa per un reale cambiamento dell’ambiente”.
Si può fare meglio? “Certamente – dichiara il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Treviso Roberto Grigoletto - A cominciare proprio da quei cittadini che non hanno ancora capito che il problema ambientale riguarda la salute loro e dei loro figli e hanno creduto di essere ‘furbi’ sbagliando completamente il loro obiettivo. Si potrà fare meglio calibrando i controlli, ben sapendo però che non si può mettere un vigile a fianco di ogni cittadino e che ognuno deve prendersi le sue responsabilità.