Il re delle discoteche accusato di abbandono di rifiuti
IMMONDIZIA AL "CASA DI CACCIA": CONDANNATO VENERANDI
Dovrà pagare seimila euro di ammenda: la difesa annuncia appello
MONASTIER - Seimila euro di ammenda per un cumulo di immondizia non suo lasciato nel parcheggio della discoteca “Casa di Caccia” di Monastier. E' la sentenza pronunciata dal Tribunale di Treviso nei confronti di Renzo Venerandi, finito suo malgrado in aula per rispondere del reato di abbandono di rifiuti. Il patron delle discoteche della Marca, difeso dall'avvocato Antonio D'Alesio, ha già annunciato che presenterà ricorso in appello contro una sentenza che giudica sbagliata. Il fatto incriminato risale alla fine del 2013. I funzionari dell'Arpav, assieme al personale dei vigili del fuoco, in seguito a una segnalazione avevano effettuato un sopralluogo nel parcheggio della discoteca di Monastier e avevano trovato alcuni sacchi della spazzatura, degli indumenti, delle confezioni di alimenti, diverse lattine e alcune bottiglie di plastica lasciate nelle immediate vicinanze della “Casa di Caccia”. Immediata era scatta dunque la denuncia penale per abbandono di rifiuti nei confronti del titolare del locale. Il pm che aveva in carico il fascicolo aveva spiccato un decreto penale di condanna da 10 mila euro di ammenda, ridotto a 5 mila per il rito. Venerandi, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti contestati, ha deciso così di presentare opposizione. In aula il giudice, pur condannandolo al minimo della pena, lo ha comunque riconosciuto colpevole nonostante la tesi difensiva secondo cui chiunque avrebbe potuto abbandonare quei rifiuti nel parcheggio. Inoltre Venerandi ha sempre sostenuto che non avrebbe avuto alcun motivo di lasciare quell'immondizia in parcheggio in quanto, essendo titolare del locale pubblico, ha anche in dotazione diversi bidoni per la raccolta dei rifiuti e dunque, di conseguenza, quell'immondizia doveva essere per forze di qualcun altro. E se anche fosse stata di qualche suo cliente, avrebbe fatto ripulire il parcheggio nei giorni immediatamente successivi al controllo.