A processo un 67enne di Cosenza per truffa e ricettazione
METTE IN VENDITA UN ROLEX: AVVOCATO RAGGIRATO
Un Daytona pagato con due assegni clonati da 6 mila euro
CONEGLIANO - Truffa, sostituzione di persona e ricettazione. Sono questi i reati contestati a un 67enne cosentino, ma residente a Milano, finito a processo di fronte al giudice Francesco Sartorio per aver raggirato un noto avvocato trevigiano. Assieme a un complice, che ha già chiuso i conti con la giustizia patteggiando la pena in udienza preliminare, l'imputato avrebbe comprato un Rolex Daytona dal legale e, dopo aver dato un anticipo di 500 euro in contanti, avrebbe saldato il debito con due assegni da 6 mila euro l'uno risultati clonati. E dunque non incassabili dall'avvocato.
La vicenda risale al luglio del 2013, quando in pratica le indagini del Commissariato di Conegliano avevano identificato i responsabili del raggiro denunciandoli a piede libero. Il legale aveva deciso di mettere in vendita il suo prezioso Rolex e tramite alcune conoscenze aveva pubblicizzato, anche online, il suo desiderio. Nel giro di appena qualche ora era stato contattato da due acquirenti che si erano detti disponibili all'acquisto. I due si erano presentati al primo appuntamento, per visionare l'orologio, ben vestiti ed educati, facendo una bella impressione al legale. Una stretta di mano e l'affare è stato concluso: 12.500 euro di cui 500 in contanti come anticipo e i restanti da pagare all'atto d'acquisto, con tanto di scrittura privata in cui le parti si impegnavano a portare a termine l'affare.
Al secondo appuntamento i due tizi hanno saldato il debito con due assegni circolari e hanno preso in consegna il Rolex. Al momento di incassare la somma, il legale ha scoperto che quei due assegni erano stati clonati dopo un furto messo a segno nella banca che li aveva emessi. Al legale non è rimasto altro da fare che denunciare il fatto alle autorità, allegando la foto della targa dell'auto con cui i due personaggi si erano presentati all'appuntamento.