Giudicato colpevole un imprenditore di 48 anni di Rimini
RAGGIRATA DALL'AMICO IN CHAT: CONDANNATO A 15 MESI
Vittima una dipendente delle Poste, gli ha versato 18 mila euro
TREVISO – Raggirata dall'amico conosciuto in chat che le aveva promesso una vita assieme. La sfortunata protagonista di questa storia d'amore, finita in un'aula di tribunale, è una dipendente delle Poste di 57 anni. A trarla in inganno, riuscendo a spillarle 18.650 euro in appena tre mesi, è stato un imprenditore di Rimini di 48 anni. Chiamato a rispondere dell'accusa di truffa, l'uomo è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva da versare alla vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Andrea Zambon, di 18 mila euro.
Stando alle accuse i due si sarebbero conosciuti in chat e poi avrebbero approfondito l'amicizia su Facebook. Il 48enne si era presentato come un imprenditore attivo nel ramo della costruzioni e delle ristrutturazioni, con cantieri aperti in tutt'Italia e delle commesse importanti per la ricostruzione di edifici dopo il terremoto in Emilia. Entrati in confidenza dopo essersi visti un po' di volte a Treviso, l'imprenditore aveva detto alla donna di aver acquistato un terreno in via Pasteur dove avrebbe costruito una villa: metà sarebbe andata in vendita, l'altra metà sarebbe stata la loro nuova dimora.
Da lì sarebbero nati i problemi: essendo a corto di liquidità per i mancati pagamenti della pubblica amministrazione, l'uomo avrebbe iniziato a chiedere dei prestiti alla sua compagna per mandare avanti i lavori della villa. In tutto quasi 19 mila euro che in più tranche la donna ha versato dall'ottobre al dicembre 2012. Davanti all'ennesima scusa, la 58enne si è insospettita ed è andata a denunciare il fatto ai carabinieri, scoprendo che il suo compagno altro non era che un truffatore.