La Corte d'Appello lima le pena inflitta a Yassine Bouchrajam
STUPRO DI VIA PISA: CONDANNA RIDOTTA A 4 ANNI
Era accusato di violenza sessuale, lesioni e resistenza
TREVISO - Da sei anni e mezzo a quattro anni di reclusione per lo stupro di via Pisa. La Corte d'Appello di Venezia ha in pratica ridotto di oltre un terzo la condanna inflitta in primo grado a Yassine Bouchrajam, il marocchino di 40 anni che avrebbe picchiato e abusato di una connazionale di 22 anni all'interno del suo appartamento il 2 novembre 2014, prima di minacciare il suicidio di fronte agli agenti della Polizia di Stato.
La difesa dell'imputato, accusato di violenza sessuale, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, ha rinunciato a parte dei motivi d'appello trovando un accordo con il procuratore generale per una pena di 4 anni di reclusione. Immutata la provvisionale da versare alla vittima che si era costituita parte civile: 20 mila euro a titolo di risarcimento danni.
A incastrare il 40enne alle proprie responsabilità erano state le dichiarazioni dettagliate della stessa vittima. Secondo quanto contestato dagli inquirenti, l'uomo avrebbe trascinato la 22enne in camera contro la sua volontà e avrebbe chiuso la porta a chiave. A quel punto si sarebbe spogliato completamente, l'avrebbe gettata sul letto e, strappandole gli slip, avrebbe iniziato prima a toccarla e poi avrebbe tentato di violentarla, cercando di vincere la resistenza che la giovane opponeva.
Di fronte al netto rifiuto, l'avrebbe poi presa per i capelli e, dopo averla riempita di schiaffi e calci, mentre le premeva il viso contro una finestra le avrebbe detto che se non avesse avuto un rapporto sessuale con lui le avrebbe spaccato la faccia. Lei avrebbe tentato di fuggire, ma lui l'avrebbe presa per un braccio continuando a picchiarla. Il referto medico parlava di 20 giorni di prognosi per ecchimosi e contusioni alle labbra, agli zigomi e alla fronte, ma anche sul corpo e sulle gambe.
La notte folle dell'imputato, terminata con l'arresto, era continuata anche dopo l'arrivo della Polizia. Minacciando di tagliarsi la gola con un vetro rotto dopo essersi procurato diversi tagli sul corpo, avrebbe sfogato le sue ire contro gli agenti. “Vi ammazzo – avrebbe detto ai poliziotti – Guardate questo viso perchè vi trovo e vi uccido. Ricordatevi di me: ve la faccio pagare”.