Piovesana: "I controlli alla frontiera ci costano il 3% in più"
ALLEANZA CON UNINDUSTRIA PER DOGANE PIÙ VELOCI
"Contratto" per intensificare la collaborazione
La firma è avvenuta anche alla presenza del prefetto di Treviso, Laura Lega. Unindustria e l'ente pubblico hanno avviato una collaborazione già del 2008. Ora verrà compiuto un ulteriore passo in avanti nel confronto sugli istiuti, le prassi e gli adempimenti normativi previsti dalla normativa in materia doganale e di accise. Una migliore conoscenza delle procedure e degli strumenti, ad esempio, può consentire alle imprese di guadagnare tempo prezioso nello sdoganamento delle merci e agevolare l'opera degli uffici pubblici. Basti pensare che per l'importazione di un carico dall'estero sono coinvolti, in media, 67 enti.
Alla base un cambio culturale nel rapporto tra mondo dell'impresa e amministrazione pubblica, come ricorda Maurizio Montemagno, direttore interregionale delle Dogane.
Si tratta di un'intesa particolarmente importante per un sistema imprenditoriale come quello trevigiano, particolarmente aperto alle relazioni internazionali: nel 2015 il valore delle esportazioni dalla Marca è stimato attorno ai 12 miliardi di euro e il saldo attivo import-export è oltre i 4 miliardi. Treviso è risultata essere, nel terzo trimestre 2015, la quinta provincia in Italia per contributo positivo allo sviluppo delle esportazioni nazionali.
L'accordo si inserisce nel progetto lanciato dall'associazione degli industriali trevigiani nell'assemblea dello scorso ottobre per rilanciare la collaborazione e il dialogo con l'intera Pubblica amministrazione.
La presidente di Unindustria ha manifestato anche la preoccupazione delle aziende
trevigiane per i sempre più frequenti casi di sospensione degli accordi di Schengen sulla libera circolazione di merci e persone: il ritorno ai controlli alle frontiere, come in passato, ha spiegato Piovesana, comporterebbe un aggravio di costi per le aziende di circa il 3%.