Nel 2015, 53 incidenti letali: "Colpa di distrazione e velocità "
MORTI SULLE STRADE DI MARCA, IN CALO DEL 62% DAL 2000
Ma negli ultimi due anni la tendenza è il leggero aumento
Dopo il costante calo registrato fino al 2013, tuttavia, nell'ultimo biennio la tendenza sembra essersi stabilizzata, con un decesso in più tra 2014 e 2015.
Continua invece la riduzione dei sinisti con feriti: l'anno scorso ne sono avvenuti 1.950, con 2.852 persone che hanno riportato lesioni, circa la metà rispetto ad inizio secolo.
I dati sono stati diffusi dal Centro di monitoraggio della Provincia, che analizza la banca dati informatizzata degli episodi inseriti da Polizie Locali, Carabinieri e Polizia Stradale.
“La diminuzione registrata nell'ultimo quindicennio è frutto dell'opera di prevenzione attuata in questi anni, ma anche di auto più sicure e strade più sicure: il provincia non vi sono più punti neri, ovvero incroci o curve della morte o altri luoghi in cui si contano più incidenti in successione – sottolinea il presidente della Provincia, Leonardo Muraro -. La maggior parte degli incidenti avviene per distrazione o per comportamenti scorretti di chi guida, come l'uso del telefonino o la velocità eccessiva”.
A preoccupare sono i 20 incidenti capitati nei centri abitati, contro i 33 fuori dei limiti urbani, “Perchè coinvolgono soprattutto i soggetti più deboli come pedoni o ciclisti”, nota ancora Muraro.
La prima causa (41%) dei sinistri letali è la fuoriuscita isolata per sbandamento, seguita dallo scontro frontale o laterale. I veicoli più coinvolti sono le vetture private (47 casi), seguite da motocicli (13) e autocarro (passati da 5 a 9 casi). C’è invece un netto calo dei ciclisti: da 15 mortali del 2012 ad uno soltanto nel 2015. Continua ad essere sfatato il pregiudizio del sabato sera: il giorno più rischio, infatti, è la domenica (13 casi), mentre le fasce orarie maggiormente pericolose vanno dalle 17 alle 18 e dalle 19 alle 20.
Occorre continuare ad investire sull'educazione stradale, oltre che nella manutenzione, ma i tagli imposti dalla riforma governativa delle Provincie mettono in forse l'attività: “Rispetto ai tre milioni di qualche anno fa – ammette Gianluigi Contarin, assessore provinciale alla Sicurezza stradale -, abbiamo dovuto azzerare i fondi in questo ambito”.