Al via i corsi per formare gli addetti delle autofficine
IL KIT PER TRASFORMARE L'AUTO IN ELETTRICA È REALTÀ
Progetto messo a punto da Confartigianato della Marca e di Vicenza
I due anni di lavoro sono serviti anche per predisporre un'adeguata normativa in materia: un recente decreto legislativo ora permetterà di certificare tutte le vetture "trasformate" grazie al kit, superando la necessità attuale di omologare ogni singolo mezzo modificato.
Il cliente potrà dunque recarsi in un'autofficina autorizzata e chiedere di effettuare l'installazione sulla propria auto, in modo analogo a quanto già avviene per gli impianti a gpl o a metano. In questo caso, però, anzichè aggiungere ulteriori pezzi, il motore a combusione termica viene completamente rimosso e al suo posto viene montato un propulsore elettrico con le relative batterie. Il costo dell'operazione dovrebbe aggirarsi sui 6mila euro, ai quali va aggiunta la spesa per le batterie: altri 6mila euro per l'acquisto, che però scendono a 90-100 euro al mese per il noleggio, formula perlatro già molto utilizzata dai principali costruttori dei auto elettriche. Di contro questo tipo di veicoli consentono un notevole risparmio per i costi di rifornimento rispetto al normale carburante: da uno a due euro per 100 chilometri, con ulteriore riduzione se la ricarica viene effettuata tramite accumulatori collegati ad un impianto fotovoltaico. Ma il bacino dei veicoli trasformabili comprende non solo vetture private, ma anche autobus e mezzi agricoli.
Confartigianato ha creato un prototipo, trasformando una Fiat Punto. Ora si attende l'industrializzazione del kit da parte di alcune ditte del settore. Intanto è al via un corso di formazione professionale per preparare gli autoriparitori: già una quindicina le autofficine aderenti, su un platea complessica di quasi 800 aziende presenti in provincia. Come sottolinea il presidente di Confartigianato Marca Trevigiana, Renzo Sartori: "Gli artigiani si dimostrano ancora una volta aperti all'innovazione e alle tecnologie. Questo progetto può anche contribuire a rilanciare l'occupazione del settore, creando delle nuove figure professionali".