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Montebelluna - Don Torta: "Chi ha sbagliato deve pagare"
"VENETO BANCA, RIVOGLIAMO I NOSTRI SOLDI"
In 250 alla manifestazione promossa dal Coordinamento
Dal Duomo il corteo è arrivato fino in piazza Dall'Armi, davanti alla sede storica dell'ex popolare, ora solo sede legale. E qui la rabbia di chi si sente truffato dei risparmi di una vita si è condensata nell'urlo "ladri, ladri" all'indirizzo dei vertici, soprattutto passati, della banca. I partecipanti mostrano cartelli con su scritto "Migliaia di famiglie sul lastrico" e gridano slogan al megafono, mentre fanno roteare le assordanti "raganelle". Sventolano anche alcune bandiere con il leone di San Marco.
Presente al sit-in don Enrico Torta, parroco veneziano in prima linea contro i sopprusi finanziari: "A queste persone sono stati portati via i risparmi messi insieme con una vita di lacrime e sacrifici, devono riaverli indietro - ribadisce il sacerdote -. E' una barbarie, un omicidio. La gente ha messo i propri soldi nelle banche perchè venissero conservati, sono stati dirottati altrove. Siamo tutti fratelli e ci vuole misericordia, ma chi ha sbagliato deve pagare".
"Papa Francesco ha benedetto il coordinamento - si sgola Patrizio Mattiello, uno dei promotori della manifestazione -. Chi porta via i risparmi alla gente è il male. Qui è scoppiata una bomba atomica finanziaria, che ha colpito Montebelluna e Vicenza, ma i cui effetti vanno ben oltre". "Non la passerete liscia", è il monito rivolto agli amministratori.
Gli organizzatori assicurano di aver invitato tutti i parlamentari veneti: sono presenti i deputati Filippo Busin, della Lega, e Federico D'Incà, del Movimento 5 Stelle. "E' la peggiore truffa perpretata ai danni del popolo veneto - ha detto il primo -. Non dovete vergognarvi di essere stati truffati, chi si deve vergognare sono i truffatori". L'esponente pentastellato ha ricordato come il suo gruppo abbia presentato il 30 settembre scorso la proposta per istituire una commissione d'inchiesta parlamentare sul sistema delle banche italiane e sulle popolari: "Se c'è la volontà può essere costituita domani". Oltre al consigliere regionale Simone Scarabel (M5S) e al sindaco di Resana, Loris Mazzorato, in piazza è arrivato anche il segretario regionale della Lega, Gianantonio Da Re.
L'avvocato Andrea Arman, anch'egli tra i promotori della manifestazione, elenca alcune proposte concrete. A partire dall'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare. "Dopo un anno, non sappiamo ancora dove sono finiti i dieci miliardi di nostri risparmi - ha spiegato -. E' un'operazione di giustizia e di verità: è fondamentale per la sopravvivenza morale e civile della nostra regione dividere gli onesti dai disonesti". Un'altra richiesta riguarda un provvedimento per destinare ai risparmiatori che hanno perso il loro investimento almeno il 70% degli utili ricavati dal recupero dei crediti incagliati venduti a società specializzate. Una pratica che lo stesso Arman ha definito "il business degli avvoltoi". La misura, ha precisato il legale di Valdobbiadene, sarebbe a costo zero per lo Stato.
Gli organizzatori hanno promesso che la mobilitazione andrà avanti finchè i risparmiatori non recupereranno quanto hanno perso.
Nel link, l'intervista a don Enrico Torta.