Poste ha deciso di chiudere perchè non abbastanza produttivi
UFFICI POSTALI A RISCHIO, OGGI IL TAR DECIDE
Interessate 14 filiali nelle piccole frazioni della Marca
Nei mesi precedenti, le mobilitazioni dei sindaci, le interrogazioni dei parlamentari veneti, i sit-in davanti agli uffici del sindacato pensionati della Cgil, avevano ottenuto il "salvataggio" degli uffici di Fossalunga e di Scomigo (che funzionerà tre giorni alla settimana). Per i restanti 13 Poste aveva confermato la sua strategia. Ad essere coinvolte sono le agenzie postali di Semonzo, Cimetta, Valmareno, Fonte Alto, Santi Angeli, Pianzano, Candelù, Bavaria, Ca' Rainati, Montaner, San Pietro di Barbozza, Cavasagra, Fossalunga. Dal novero delle riaperture per ordine del magistrato era restato comunque escluso lo sportello di San Michele: l'amministrazione municipale di Cimadolmo, nel cui territorio ricade la filiale in questione, non ha partecipato al ricorso ritenendo la decisione irreversibile e, pertanto, la spesa inutile.
Ora, se la sentenza sarà favorevole a Poste, le saracinesche potrebbero tornare ad abbassarsi. I sindaci, però, promettono di continuare a dare battaglia: Luigi Garofalo, l'avvocato che assiste le amministrazioni municipali, annuncia già l'eventuale appello. Ed anche Paolino Barbiero, segretario provinciale dello Spi Cgil, assicura di non aver alcuna intenzione di arrendersi: "Confidiamo il giudice ci dia ragione - dice-, ma se l'esito sarà negativo torneremo in trincea: chiederemo una nuova sospensiva e torneremo in appello".