Condannato un 23enne napoletano: si finse malato per avere denaro
LA SEDUCE E LE SPILLA 150 MILA EURO: TRE ANNI DI CELLA
Vittima del raggiro una disabile psichica di Preganziol
PREGANZIOL – Sedotta, abbandonata e alleggerita di oltre 150 mila euro. E a causa delle condizioni psico-fisiche della vittima (ora assistita da un amministratore di sostegno), un ragazzo di 23 anni residente a Napoli è stato condannato a tre anni di reclusione per circonvenzione d'incapace e al pagamento di 175 mila euro a titolo di risarcimento danni. Era il 2009 quando il giovane, che disse di chiamarsi Fabio, incontrò la vittima. Si sarebbero scambiati i numeri di telefono e tra loro ci fu un fitto scambio di messaggi molto espliciti con vere e proprie dichiarazioni d'amore. Col passare delle settimane, dai messaggi d'amore si passò alle richieste di denaro. “Fabio” sostenne di avere un tumore al cervello e, per curarsi, aveva bisogno di soldi. Lei cominciò a inviarglieli tramite vaglia postali che venivano incassati a Napoli da una terza persona, ovvero l'imputato: “Fabio” le aveva infatti detto che aveva un amico che si occupava di lui e che, non potendo muoversi dall'ospedale, non poteva andare a ritirare i soldi di persona. Fu la direttrice delle Poste di Preganziol a nutrire i primi sospetti su quei continui passaggi di denaro e avvertì le autorità, che fecero scattare le indagini.