All'assemblea di Veneto Banca la rabbia dei piccoli soci
"BANCA CON POLMONITE, NON UN RAFFREDDORE"
Bilancio approvato col 78,3% dei voti
MESTRE - Nell'assemblea di Veneto Banca, l'amministratore delegato Cristiano Carrus ha anticipato i contenuti di una lettera invitata dalla Consob alla banca. Cinque le contestazioni mosse dall'autorità di controllo della Borsa: irregolarità relative alla valutazione, violazione dei doveri di diligenza e correttezza, trattazione degli ordini di vendita su azioni, processo di definizione del prezzo delle azioni e la comunicazione di dati ed informazioni non veritieri.
La Consob ha anche ordinato che il nuovo cda si riunisca entro una settimana per trattare i temi relativi a chi potrà accedere all'aumento di capitale.
L'AD, dopo aver analizzato, con l'aiuto di schede proiettate sul megaschermo, il bilancio, ha sottolineato: "Questa banca stava per morire di polmonite, ma lo spacciavano per un raffreddore. Serviva una cura da cavallo per un cavallo che non riceveva cure da troppo tempo". Il manager ha anche chiesto tempo: "Per ristrutturare una banca ci vogliono tre anni, io l'ho presa in mano otto mesi fa. Non so se questo sarà il mio ultimo giorno, non so cosa voterete, ma abbiamo bisgno anche noi del nostro tempo".
Il presidente Pierluigi Bolla, visibilmente commosso, ha affermato "Abbiamo ereditato dal passato un fardello pesante" ed ha ringraziato il cda e il top management perchè "hanno lavorato per avviare una nuova fase che veda ancora protagonista il nostro istituto". "Siamo fuori dalle secche", ha assicurato il presidente.
Sono poi cominciati gli interventi dei soci: critiche alla precedente gestione, ma, molti piccoli azionisti, hanno contestato all'attuale organo di governo il fatto che il rilancio da tempo annunciato non sia ancora avvenuto.
Uno dei punti all'ordine del giorno più discussi è il bilancio che è stato approvato col 78,3% dei voti.
CDA A 14 - Piccolo giallo sulla determinazione del numero dei consiglieri. Non passa la proposta del cda di limitarlo ad 11. Pare sia stato trovato un accordo con la lista capitanata da Stefano Ambrosini per fissare il numero a 14, ovvero quanti sono i componenti della lista stessa. Bisogna però rivotare: approva il 94,3%.
Il socio Matteo Fasolo aveva proposto di mettere ai voti una cda a 12 chiedendo di sospendere l'assemblea per gravi irregolarità. La sua richiesta non ha seguito. Deciso anche il compenso per i consiglieri: 90mila euro all'anno, più 250 euro di gettone a seduta.