Approvato dall'assemblea il bilancio della bcc di Monastier
MONSILE, NEL 2015 RACCOLTA OLTRE QUOTA UN MILIARDO DI EURO
Il presidente Canal: "Utile ad 1,5 milioni, obiettivi raggiunti"
MONASTIER - Approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2015 Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo. L'assemblea dei soci si è riunita ieri, domenica 22 maggio presso l'auditorium di Cà Tron di Roncade.
“Un bilancio positivo, nonostante il perdurare degli effetti della crisi congiunturale, – ha commentato il presidente della Bcc, Renzo Canal – ma soprattutto un bilancio frutto di una politica di ristrutturazione e di equilibrata prudenza, di ripresa dello sviluppo e della “vicinanza” alle famiglie e alle imprese, voluta dal Consiglio di amministrazione ed attuata dal direttore generale Arturo Miotto con tutto il personale della struttura. Le azioni e gli obiettivi che la banca si era prefissata sono stati raggiunti, in particolare l’utile netto di esercizio si attesta a 1,5 milioni di euro. Un dato che comunque va letto insieme a quello degli accantonamenti per rischi su crediti, che si attesta ad oltre 19 milioni di euro”.
“Si tratta di un buon risultato – ha aggiunto il direttore generale, Arturo Miotto - ispirato sempre a criteri di equilibrio e di prudenza, per bilanciare quanto la banca ha dato al territorio e che il territorio stesso, per effetto della crisi, fatica a restituire. E poiché negli anni precedenti la banca ha dato di più rispetto in proporzione agli altri, oggi deve accantonare di più. La coraggiosa azione intrapresa dal 2014 consentirà di ridurre sensibilmente i fattori di rischio futuri insiti nel portafoglio crediti, permetterà di ripristinare le condizioni di efficienza e soprattutto il mantenimento di una realtà bancaria locale vicina al territorio”.
La Banca di Monastier e del Sile opera nel territorio attraverso 25 sportelli (oltre a due Atm autonomi), distribuiti nelle province di Treviso e Venezia, che servono complessivamente 46 comuni.
Rimangono solidi i principali profili di redditività, come dimostra il margine di interesse cresciuto oltre il 5% rispetto al 2014 e lo sviluppo delle commissioni nette che hanno consentito di consolidare il margine di intermediazione giunto a 45 milioni di euro, con un progresso vicino al 15% sull’analogo risultato del 2014.
I principali dati patrimoniali di bilancio evidenziano impieghi verso la clientela a quota 785 milioni di euro, la raccolta diretta ha toccato 803 milioni, mentre la raccolta indiretta è salita a 237 milioni, portando la raccolta complessiva a 1,04 miliardi.
I principali indicatori di patrimonializzazione si collocano ben al di sopra del minimo regolamentare stabilito dal Comitato di Basilea.