MONTEBELLUNA - Parte l'aumento di capitale di Veneto Banca: la Consob ha dato l'ok al al prospetto informativo sull'operazione. Il gruppo montebellunese, dunque, emetterà nuovi titoli per un miliardo di euro: le azioni saranno offerte dall'8 al 22 giugno in opzione ai soci. Ovvero gli attuali azionisti avranno un diritto di precedenza nel comprare, per ogni azione detenuta, fino a 16 nuovi titoli se il prezzo sarà quello massimo di 50 centesimi o 81 azioni, se il prezzo sarà al minimo di 10 cent. Se alla fine resteranno ancora azioni disponibili, per altri due giorni l'offerta sarà estesa anche agli investitori istituzionali. Le ulteriori rimanenze, in virtù degli accordi, saranno coperte dal Fondo Atlante, che però ha posto le clausole di acquisire al minimo della forchetta di prezzo e di disporre almeno del 50,1% del pacchetto.
La Consob, però, ribadisce come Veneto Banca viaggi sotto i limiti patrimoniali richiesti dalla Bce e stia attraversando una forte carenza di liquidità
Il prospetto - 1114 pagine - evidenzia vari fattori di rischio. A partire dall'incremento delle richieste di risarcimento: a fine marzo 2016 sfiorano i 175 milioni di euro, avanzate da 2.457 soci. Per tutelarsi dai ricorsi pendenti e dai reclami aventi ad oggetto le azioni, l'istituto, al 31 dicembre scorso, aveva già accantonato nel fondo rischi ed oneri, 66,5 milioni di euro, ma - avverte il documento - la somma potrebbe rivelarsi inadeguata.
Secondo Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa San Paolo (gruppo a cui appartiene Banca Imi, capofila del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale), i soci non riusciranno a raggiungere il 50% della ricapitalizzazione e, dunque, interverrà il fondo Atlante.
Intanto il cda ha deciso di tagliare del 25% i propri compensi, eliminando anche i gettoni di presenza.