Confartigianato: "Dopo tre anni di lotte ripristinata la legalità ".
PICCOLA MOBILITÀ, L'INPS PAGHERÀ 1,5 MILIONI ALLE PMI TREVIGIANI
Gli sgravi per le assunzioni bloccati dalla riforma Fornero
TREVISO - E' giunta alla fine la travagliata vicenda della cosiddetta “piccola mobilità: l’Inps salderà le somme dovute alle imprese artigiane e alle pmi. A darne notizia è Confartigianato Marca Trevigiana. La vicenda solo nella provincia di Treviso coinvolge 500 aziende che hanno creato 700 posti di lavoro.
Grazie alle istruzioni diffuse l'8 giugno, dall’Istituto previdenziali le ditte artigiane e le piccole imprese potranno finalmente vedersi riconosciuti gli incentivi per le assunzioni di lavoratori iscritti alle liste di mobilità, dopo essere stati licenziati da altre imprese in crisi: 700 persone nella Marca, 3.200 in Veneto e 35mila in Italia. Si tratta di assunzioni o trasformazioni effettuate fino al 31 dicembre del 2012 che sforavano nel 2013 per naturale durata.
Ogni assunzione prevedeva un bonus del valore di 2.150 euro sul costo del lavoro per l’imprenditore che aveva inserito un nuovo dipendente nel proprio organico. Oggi l’incentivo verrà incassato sotto forma di sgravio contributivo su quanto dovuto mensilmente all’Inps.
La piccola mobilità era stata infelicemente soppressa dalla Legge Fornero con lo stop al 31 dicembre 2012 e il Ministero del Lavoro aveva dato indicazione all'Inps di bloccare, con l'improprio strumento della "circolare", gli incentivi a danno di tantissime imprese che avevano assicurato un posto di lavoro con assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2012, in piena efficacia della normativa incentivante e che proseguivano anche nel 2013 e oltre. Sin dai primi mesi del 2013 Confartigianato Imprese Marca Trevigiana aveva denunciato la gravità della vicenda, in piena violazione dei più elementari principi di legge. Nelle legge di stabilità per il 2015 ( art.1 co.114 l.190/2014) è stato affermato il principio di risolvere la questione ma l’Inps , sino a ieri, non aveva mai dato indicazioni per restituire il dovuto alle imprese.
“Ci sono voluti più di 3 anni di pressioni, ad ogni livello e in ogni sede – sottolinea il presidente provinciale di Confartigianato, Renzo Sartori -, per ottenere il ripristino della legalità e la restituzione di oltre 1 milione e mezzo di euro alle ditte trevigiane. Grazie all’azione sindacale di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana oltre alle aziende che ne avevano fatto domanda, potranno beneficiarne anche quelle che, stante la perdurante incertezza, non l’avevano inoltrata”. Per queste ultime la scadenza del termine di presentazione è fissata al 31 luglio.