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Il progetto rivolto ai minori stranieri non accompagnati. Sabato la performance
LE ARTI PERFORMATIVE IN UN DIALOGO SULL'ACCOGLIENZA AL FORTE MARGHERA
Il calendario delle attivitĂ di Live Arts Cultures
MESTRE - Un programma unico, aperto e fitto di appuntamenti quello che Live Arts Cultures proporrà per i prossimi mesi presso C32 performing art work space (Capannone 32 – Palmanova) a Forte Marghera, Mestre-Venezia, nel segno di una progettualità ampia, in grado di accogliere proposte di relazione artistica non solo con l’Italia ma anche con l’estero.
Pensato con la curatela di due delle fondatrici dell’associazione, Marianna Andrigo e Johann Merrich, vedrà 5 eventi in programma e aperti al pubblico da maggio a settembre, a conclusione di esperienze di vario tipo, tra laboratori, seminari e residenze artistiche che toccheranno il mondo delle arti performative declinate secondo le specificità degli artisti ospiti.
Il calendario è iniziato il 4 giugno con un primo laboratorio di performance art condotto da Jurgen Fritz e da Vest&Page con il supporto di due guest-teacher italiani: Aldo Aliprandi e Marianna Andrigo.
E prosegue sabato 2 luglio con l’evento di restituzione del laboratorio di pratiche performative dedicato a un gruppo di minori stranieri non accompagnati grazie alla collaborazione di LAC con la Cooperativa GEA di Venezia che si svolge dal 28 giugno al 2 luglio sotto la guida degli artisti Andrea Fagarazzi e Ichen Zuffellato.
Due le compagnie teatrali coinvolte: Teatro Woodstock presenterà un primo studio di “Skymar”, un progetto scenico e teatrale sui temi della migrazione per lavoro e dell’accoglienza della microcriminalità in terra straniera, che racconta una storia vera del territorio veneziano e mestrino. La drammaturgia è di Marco Gnaccolini; attori: Rossana Mantese, Lucas Da Tos Villalba e musiche di Andrea Wob Facchin con Alejandro Garcia Hernandez. Duse’s Blush, invece, porterà in scena su un pezzo del repertorio di Giorgio Gaber: “Sogno in due tempi” è un monologo del 1996 in cui emergono molti interrogativi: «Chi siamo noi? Chi sono gli altri? A cosa rinunciamo quando aiutiamo qualcuno? E a cosa rinunciamo quando non lo facciamo?».
La compagnia, guidata dall’attore e cantante lirico Brad Carlton Sisk, basa il proprio percorso di formazione sul metodo di recitazione statunitense ideato dai grandi pedagoghi Sanford Meisner, Uta Hagen e Robert Lewis, legati al Group Theatre di New York.
L’etichetta discografica dedicata alla musica elettronica al femminile electronicgirls vedrà invece la partecipazione di Johann Merrich, fondatrice dell'etichetta electronicgirls, che proporrà una rilettura elettronica in chiave contemporanea di rumori, suoni e voci dal mondo.
L’appuntamento è parte del progetto Fort In Festival, Festival dell’Inclusione e delle Diversità attraverso l’Arte per il Sociale e la giornata è promossa con la collaborazione di "In Diversity Onlus".
Una giornata, quella di sabato 2 luglio, che inizia alle 16.00 con l'incontro presso C32 "Cibarsi di diversità", in collegamento con i movimenti di protezione dei diritti indigeni e di lotta al cambiamento climatico del Sud America.
A seguire Emergency gruppo territoriale di Venezia introdurrà le pratiche dell’accoglienza nell’esperienza quotidiana di chi si trova a confronto con “l’altro” e il punto di vista di chi arriva nel nostro territorio raccontato dai protagonisti senza intermediazioni; un’occasione per sedersi di fronte a chi ha una storia da raccontare, in un “dialogo privato sull’accoglienza”, che permette di entrare in contatto diretto con l’interlocutore facilitando l’ascolto e la condivisione.
Mercoledì 13 luglio un appuntamento live che segue la conclusione del laboratorio per musicisti elettronici condotto da Markus Stockhausen: “Intuitive Music and More with Electronics”.
Il seminario internazionale (11-12- 13 luglio) avrà come obiettivo principale l’esplorazione della Musica Intuitiva – così definita da Karlheinz Stockhausen a metà degli anni ‘60 – utilizzando strumenti musicali elettronici o strumenti musicali tradizionali filtrati da sistemi che ne permettano
la manipolazione sonora.
Domenica 24 luglio la restituzione del laboratorio condotto da Cesare Ronconi e Teatro Valdoca. La compagnia torna per il terzo anno a Forte Marghera offrendo una settimana di formazione per musicisti, attori, danzatori (18 – 23 luglio), che si concluderà con una presentazione. La cura del movimento sarà affidata a Lucia Palladino mentre i testi saranno della poeta Mariangela Gualtieri.
Si è conclusa la definizione del programma della quarta edizione di Electro Camp Festival, che si terrà dal 7 all’11 settembre. La manifestazione dedicata alla relazione suono-movimento con serate di performance, danza, musica elettronica vedrà, durante le giornate, due laboratori stabili: uno per musicisti condotto da Seijiro Murayama (Giappone), l’altro per danzatori con la coreografa e danzatrice Ronit Ziv (Israele).
Il festival ospiterà quest’anno, tra gli altri, produzioni frutto di residenze negli spazi di C32: Overflow di Kollektif Singulier (Amiens, Francia); nuovi artisti promossi dalla netlabel electronicgirls: Lusque, Fusque, Porto Alegre (Brasile); artisti provenienti da fucine artistiche del territorio: Corinne Mazzoli, Bevilacqua La Masa, Carlo Siega, Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia; da network con festival nazionali ed europei: “Perypezye Urbane” (Milano), “Sound Disobedience” (Lubiana, Slovenia).
Per la prima volta il festival si avvarrà della formula open call ricercando le reinterpretazioni di opere (musica elettronica/elettroacustica, performance art/danza) create dal secondo dopoguerra agli anni ’80.