50 le bottiglie campionate dalle aziende con più elevati volumi di produzione
STUDIO DELL'ULSS7 SU PROSECCO IMBOTTIGLIATO
Obiettivo, scongiurare la presenza di fitofarmaci
TREVISO - Prosecco ancora più sicuro per la salute. Sta per partire uno studio per scongiurare la presenza di residui fitosanitari nel Prosecco Docg imbottigliato. Questo il progetto sviluppato dall’Ulss 7, nell’ambito di un programma di sicurezza alimentare in collaborazione con i Comuni del territorio che prevede campionamenti periodici su tutti i prodotti destinati al consumo, incluso il vino.
La ricerca, che prenderà il via nei prossimi giorni e si concluderà entro settembre, prevede il campionamento di una prima tranche di 50 bottiglie, scelte nell’ambito delle Aziende vitivinicole con i più elevati volumi di produzione.
L’analisi laboratoristica sarà condotta dal Centro nazionale per la ricerca in viticoltura, Crea-Vit di Conegliano, diretto da Diego Tomasi, dotato di strumentazione di avanguardia in grado di effettuare valutazioni di elevato valore scientifico e conoscitivo.
L’obiettivo di questo studio è di valutare le caratteristiche qualitative del vino imbottigliato, evidenziando la presenza di eventuali tracce di prodotti fitosanitari impiegati nel trattamento della vite, al fine di permettere un ulteriore miglioramento nei processi vitivinicoli.
“Lo studio - sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 7, Francesco Benazzi - si inserisce nel più ampio contesto di collaborazione istituzionale tra tutti i soggetti impegnati a migliorare ulteriormente un prodotto di eccellenza e di successo internazionale, in tutte le fasi della filiera, dal territorio, alla vite, alla tavola, a tutela dei consumatori e dei lavoratori”.