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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla

PILLOLE DI GOLF/130: A RIO IL GOLF TORNA A CINQUE CERCHI

Dopo 104 anni di nuovo alle Olimpiadi, pur con tanti forfait


TREVISO - Il 5 agosto la fiaccola olimpica ha acceso il braciere del Maracanà, a dar l’avvio ai Giochi della XXXI Olimpiade. È stato un avvio faticoso, segnato dalle tante difficoltà del Brasile, un colosso dai piedi di argilla. Il 2 ottobre 2009
cinquantamila persone sulla spiaggia di Copacabana erano a esultare per l’assegnazione dei Giochi Olimpici del 2016 alla città di Rio. C’era Luiz Ignacio da Silva detto Lula, all’epoca Presidente del Paese,in rappresentanza del Brasile al Comitato Olimpico Internazionale di Copenaghen. Le sue dichiarazioni erano dirette a far sapere al mondo che il suo Paese era una potenza,con una sana economia in forte crescita. Oggi Lula si trova coinvolto fino al collo in un mega scandalo per corruzione, e il Paese affronta una delle recessioni più profonde della sua storia, con il debito pubblico non tenuto in considerazione, con il Real svalutato di molto rispetto al dollaro e all’euro. L’ex guerrigliera Dilma Rousseff, attuale presidente, è sospesa dalla carica per procedura di impeachment. Il suo vice Michel Temer che guida ad interim, è anche lui coinvolto nelle faccende di corruzione dell’inchiesta Petrobrás, il colosso petrolifero brasiliano. È difficile gestire l’Olimpiade in un
Paese dilaniato dagli scandali e dalle inchieste sulla corruzione, e con buona parte della popolazione che esprime dissenso verso i Giochi Olimpici, per le ingenti spese con denaro pubblico sottratto a settori in crisi come l’istruzione o la sanità. Migliaia le famiglie sfrattate, grosse aree di favelas adiacenti al Parco Olimpico abbattute. C’è poi il virus zika e la questione sicurezza da dover garantire nel timore di un possibile attacco terroristico dell’ISIS, per il quale c’è la stretta collaborazione di polizia e servizi di intelligence Usa. Il budget di 1,7 mld di euro, fornito dai grandi sponsor (Bradesco, Coca Cola, Mc Donald ecc.), è servito unicamente a finanziare la cerimonia d’apertura, a pagare gli stipendi e garantire la sicurezza, l’alimentazione e gli alloggi dei lavoratori, la copertura dei mezzi di comunicazione. Il CIO ha dato disposizione agli atleti di farsi carico delle spese per lo spray anti-zika. I controlli dell’antidoping, a cui sarà riservata particolare attenzione (l’atletica russa non sarà presente perché sospesa), saranno fatti in Svizzera. Certo, se tutto andrà per il meglio, la manifestazione lascerà qualcosa di buono in eredità alla città di Rio, importanti opere infrastrutturali. Questo è stato più volte orgogliosamente ribadito dal sindaco di Rio, Eduardo Paes. Il nostro augurio è che tutto vada bene.

A sostenere le ventotto discipline sportive in programma, la città è stata ripartita in cinque settori: Barra, Deodoro, Maracanà, Copacabana e uno spazio esterno per il calcio.
Ma ora concentriamoci sul Golf. Le competizioni si svolgeranno all’Olympic Golf Course della Reserva de Marapendi, nella zona Barra da Tijuca.
Il teatro di gara, destinato dopo la manifestazione a diventare Campo pubblico, è progetto dell’americano Gil Hanse, ha le caratteristiche dei links, ed è in una zona battuta dal vento. I fairways sono estesi, i green ondulati, i bunker insidiosi, a caratterizzare un percorso tecnico, ma tutto sommato non infattibile. Per ciascun torneo, maschile e femminile, ci sono 60 partecipanti estratti dal ranking mondiale alla data dell’11 luglio 2016, con il limite di quattro per nazione. Di diritto partecipano anche un maschio e una femmina brasiliani anche se non qualificati, perché rappresentanti del Paese ospitante, e anche per ogni continente ci dev’essere un golfista per ciascun torneo. Si giocherà con formula stroke play (a colpi), per 72 buche senza taglio, ed in caso di parità, si disputerà lo spareggio su tre buche. Era da oltre un secolo che il Golf latitava i Giochi Olimpici. Questa di Rio è la terza presenza: l'ultima volta fu a Saint Louis nel 1904, e prima ancora a Parigi nel 1900. Va anche aggiunto, però, che in quegli anni c’erano praticamente quasi soltanto americani e francesi a partecipare.
Il torneo maschile sarà giocato su quattro giri, dall’11 al 14 agosto; saranno Nino Bertasio e Matteo Manassero i nostri portabandiera, mentre per le donne, che giocheranno tra il 17 ed il 20, avremo le due Giulie nazionali: la Molinaro e la Sergas. La maglia azzurra è tanto veneta. Dopo l’assegnazione della Ryder Cup 2022 a Roma, ancora soddisfazioni per l’Italia del Golf. Se nessun dirigente italiano ha sfilato nella cerimonia d’apertura dei Giochi, sono stati selezionati: la 47enne tarantina Sveva Greco, arbitro federale di Golf, a dirigere le gare femminili, e Davide Lantos, figlio del collega giornalista Ivan, a far parte del comitato rappresentanti dei principali organismi federali mondiali del Golf (IGF, USGA, R&A, LPGA ed European Tour), comitato che sovrintende a entrambi gli eventi.
La faccenda del forfait: purtroppo ventuno giocatori maschi, dai nomi altisonanti, e una femmina, la sudafricana Lee-Anne Pace, han rinunciato ai giochi. Il Presidente Chimenti ha definito il loro comportamento indegno nei confronti dell’Olimpiade e ha espresso la sua delusione per la defezione di Francesco Molinari, il nostro più importante giocatore, 56° nel ranking mondiale. Ha però poi giubilato: "….grazie a Dio, Matteo Manassero, che sta tornando in grandissima forma, prenderà il posto di Molinari, e insieme a Bertasio saprà portare il golf nelle case di tutti gli italiani”. Forse Chicco aveva le sue buone ragioni per rinunciare, ma tanti così, i migliori, vien da pensare che a questi Campioni non interessino tanto la gloria, la bandiera, le medaglie. Sono maggiormente attratti dai ricchissimi premi che abitualmente guadagnano con i Tour. Sì, è vero, c’è il virus Zika, ma a Rio ora è inverno, e l’OMS non ha disposto alcun divieto di recarsi nel Paese.
E poi vorrei dire qualcos’altro. Perché far giocare i professionisti? Non era meglio far giocare i dilettanti, che ce ne sono di fortissimi in tutto il mondo? In fin dei conti, lo sport è di tutti. Selezionati dal ranking degli amatori, più difficilmente ci sarebbero state defezioni.
Paolo Pilla