Il 18 settembre le elezioni per l'amministrazione post riforma
"LA NUOVA PROVINCIA SARÀ LA CASA DI TUTTI I COMUNI"
Giovanni Manildo lancia la sua candidatura a presidente dell'ente
Dopo qualche iniziale resistenza e una consultazione con moglie e figli ("Perchè il nuovo impegno non sottrarrà tempo all'attività per il Comune, ma alla famiglia"), Manildo ha accettato la candidatura, convinto del ruolo istituzionale che il sindaco del capoluogo ("A prescindere da chi esso sia") deve rivestire nel nuovo ente.
Non si nasconde difficoltà dei tagli, ma si dice entusiasta della possibilità di partecipare alla "stagione costituente" della nuova istituzione di area vasta, di cui dovrà essere scritto lo statuto.
Il primo cittadino di Treviso individua alcuni campi d'azione privileggiati: il coordinamento sugli appalti, sulla scia della già avviata esperienza della stazione unica appaltante, e il turismo (ad esempio, ripensando il ruolo degli Iat e la promozione del territorio attraverso i social network). Ma Manildo guarda anche alla Provincia come regia di vari servizi, dall'acqua ai rifiuti, superando così gli Aato, attuali organi di gestione.
A sostegno di Manildo si sono schierati il Pd, con capolista il collega sindaco di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, ma anche la compagine dei civici, con portavoce il senatore Franco Conte, il consigliere regionale Pietro Dalla Libera e l'ex vicepresidente della Provincia, Franco Bonesso. Una scelta - hanno spiegato questi ultimi - dettata proprio dallo spirito della legge, che prevedeva la figura istituzionale del sindaco del maggior centro della provincia alla guida del nuovo ente.
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