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La rubrica dedicata al mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/133: A BIELLA LA SFIDA TRA I TALENTI DEL FUTURO
Il 10° Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy
Due le novità emerse in questa edizione: Una riguarda il numero dei partecipanti, che è stato allargato a 144 (lo scorso anno erano 132 rappresentanti 17 nazioni). Le presenze sono così distribuite: 78 stranieri selezionati in base all'handicap, 54 italiani secondo l'ordine di merito nazionale, e 12 wild car. È rimasta invariata la formula di gioco, che prevede 72 buche stroke-play con taglio dopo i primi due giri, e le 36 buche finali, 18 disputate al mattino e 18 al pomeriggio, dai primi 40 della classifica più gli eventuali pari merito. L’altra, è che al vincitore viene anche assegnata una wild card per il prossimo Italian Open, che è alle porte. È stato il consiglio federale, alla conclusione della manifestazione dello scorso anno, a decidere questo, riconoscendo la valenza dell’evento nato nel 2007, e diventato tra le più apprezzate manifestazioni a livello giovanile europeo. È un’opportunità di grande rilievo per il giovane vincitore poter competere con i grandi giocatori del mondo nella storica prova dell’European Tour, che si disputerà questo settembre a Monza. In palio, oltre al titolo individuale, c’è anche il Nations Trophy, con team composti sempre da 3 giocatori, che viene assegnato alla fine della seconda giornata, tenendo conto dei migliori 2 score su 3, di ogni giro. Dall’anno successivo agli Europei Amateur 2006, che per inciso furono vinti alle “Betulle” da Rory McIlroy con uno score di 65, gli Internazionali Under 16 sono parte del calendario EGA (European Golf Association), e sono tra le manifestazioni più apprezzate a livello giovanile, in cui molti ragazzi sono diventati protagonisti nell’European Tour.
Va sottolineato che, per tutta la durata della manifestazione l’ingresso al Campo è stato libero e gratuito.
La prima giornata di gara, solo un po’ sfiorata dal maltempo, ha visto il tedesco di Francoforte Tim Mayer guidare la classifica con uno score di -2, e i nostri due azzurri Edoardo Tamburi (Bogogno) e Gregorio De Leo (Gc Biella) che ha sfiorato l’eagle per un putt mancato, seguire in un apprezzabile secondo posto, con -1 sul Par. E già viene da fantasticare su chi si prenderà il piatto.
Secondo round -Nella giornata di oggi scade il taglio, e viene assegnato il Trofeo delle Nazioni. Si continua a parlare tedesco nella seconda giornata: al comando si conferma Tim Mayer, che ha ritrovato il 71 del giorno prima, grazie a un giro perfetto senza bogey e con due birdie alle buche 7 e 11 (-4); ha 2 colpi di vantaggio sul campione uscente, l’azzurro Riccardo Leo (-2). È tedesco anche il Nations’ Trophy, grazie alle prestazioni di David Lim, 3° con 146 (par) e di Moritz Lammel nonostante il suo +12. Gli azzurri sono in difficoltà, non sono tra i primi 10, salvo il campione uscente Riccardo Leo che ha risalito la china chiudendo a -2 di giornata con 1 bogey e 3 birdie, conquistandosi il diritto di partire nel team leader della maratona di domani. In base alla classifica, infatti, gli ultimi partiranno per primi. Sfortunato il biellese Gregorio De Leo alla buca 7: dopo un eccellente driver, con il legno 3 ha mandato la palla vicino al green ma nel rough alto, che gli è costato il triplo bogey. Spettacolo la “Hole in one” del veronese Mario Zucal al Par tre della buca 10. Il suo “colpo del giorno” da oltre 200 mt, non gli è stato tuttavia sufficiente a permettergli di passare il taglio (caduto a 153 + 7).
E siamo alla conclusione: Tra gli azzurri, il migliore è stato Riccardo Leo del Royal Park (+4), secondo fino alla fine del terzo giro, ha terminato con uno sfortunato finale in 80 (7 bogey, un doppio bogey e 2 birdie), chiudendo al 6° posto, a pari merito con l'inglese Hugo Kedzlie e lo svedese Ludving Eriksson. Buona prova hanno dato gli azzurri Gregorio Alibrandi (Olgiata) e Dylan De Prosperis (Parco di Roma), Gregorio De Leo (Gc Biella). Onorevole, seppur un po’ più indietro, l’impegno di Massimiliano Campigli (Gc Torino) e Andrea Romano (Olgiata), ventesimi con +10.
Tim Mayer, il sedicenne rappresentante del Gc Francoforte, dominatore delle prime due giornate, ha meritatamente vinto il trofeo, non senza alterne vicende, con lo score di 289 (71 71 76 71, -3). Le cose non andavano nel verso giusto al primo giro della maratona, ma un bel birdie alla buca 18 dell’ultimo round lo ha fatto salire sul più alto gradino del podio. Meritatissimo anche il secondo posto raggiunto dall'inglese Conor Gough con 291 (77 71 72 71, -1), anche lui ha duramente combattuto per coprire il buco creato nel pessimo primo giro. La equilibrata severità del percorso ha prodotto che soltanto i primi due son riusciti a completare lo score al disotto del Par.
Il vincitore, già entrato nella notorietà per aver vinto tra l’altro l’Open Championship a Berlino, alla notizia della vittoria si è prodotto in un bel sorriso di felicità, il sorriso di un sedicenne pulito, che vede anche realizzato il sogno di partecipare al prossimo Open d'Italia, con un montepremi da 3 milioni di euro.
Paolo Pilla