Perlustrati i sentieri anche con i cani: nessun segno del 36enne
ESCURSIONISTA SCOMPARSO, NON SI RISOLVE IL GIALLO
Ancora senza esito le ricerche di Stefano Barosco
Alle 8.15 le squadre sono state elitrasportate nei diversi punti da perlustrare dall'elicottero AB412 della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di Finanza, che poi ha provveduto anche al recupero nella fase di rientro. Sono stati ritentati tutti i sentieri perlustrati nei giorni scorsi, allargando l'indagine anche alla porzione più alta dell'itinearario che da Prà de Mur porta a Ru del Fin Alto, dove l'escursionista era intenzionato a dirigersi. La conformazione dell'area, con la fitta vegetazione, rende difficile scandagliare completamente la superficie. Su indicazioni precise dei cacciatori locali che conoscono alla perfezione il territorio, sono state perlustrate anche tracce secondarie nella zona della Palazza, che avrebbero potuto trarre in inganno Stefano allontanandolo dal percorso corretto, sorvolate dall'elicottero dei Vigili del fuoco con a bordo personale del Soccorso alpino di Agordo. L'unità cinofila molecolare è stata accompagnata alla casera dove un ragazzo ha visto per l'ultima volta Stefano, il 3 settembre: il Bloodhound è stato indeciso di fronte a un bivio (proprio in direzione della Palazza) per poi marcare una zona, controllata attentamente dai soccorritori senza esito. Erano presenti il Soccorso alpino di Agordo, Val Biois e Alleghe con diverse unità cinofile, i Vigili del fuoco permenenti e volontari di Agordo, i militari delle Stazioni del Sagf di Cortina e Passo Rolle. Il Soccorso alpino, che anche nei giorni a venire continuerà in ogni caso a recarsi nei luoghi della scomparsa, resta in attesa di eventuali sviluppi o nuove informazioni per poter far ripartire l'intera macchina della ricerca. Ricordiamo che chiunque possa ricordare di aver visto Stefano o abbia sue notizie è pregato di rivolgersi ai carabinieri.