Avevano piazzato in un campo un congegno che imitava il canto degli uccelli
CON RETI E RICHIAMI, CACCIAVANO DI FRODO ALLODOLE
Due persone scoperte e denunciate a Loria dalla Polizia provinciale
I cacciatori di frodo avevano piazzato, in un terreno agricolo in località Castion, a Loria, un congegno elettroacustico, alimentato da una batteria da automobile: l'apparecchio riproduceva il canto delle allodole in modo assordante. Richiamati dal verso “artificiale” altri esemplari che finivano così intrappolati nella rete tera in mezzo al campo.
Scoperta la trappola, l'altra notte gli agenti della Polizia provinciale si sono appostati nelle vicinanze, finchè non sono arrivate due persone: gli individui stavano smontando l'armamentario per la cattura, quando sono stati bloccati dai poliziotti. Identificati, sono stati segnalati alla magistratura.
“Mi complimento con la Polizia Provinciale – commenta il presidente della Provincia, Stefano Marcon -. Ha confermato l’impegno e la grande professionalità a tutela del territorio e della fauna selvatica”.