TREVISO - Pesanti e gravi ripercussioni anche sul sistema produttivo trevigiano. E' la conseguenza che avrebbe l'approvazione del considdetto Mes China, ovvero il riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina da parte dell'Unione europea. Un rischio sempre più vicino, poichè l'approvazione di questa concessione calendario per l'11 dicembre.
A lanciare l'allarme è il Meetup di Treviso del Movimento 5 Stelle. Le imprese cinesi, spiegano gli attivisti del M5S, possono vendere a prezzi bassissimi, grazie alle ingenti sovvenzioni statali e agli standard ambientali e sociali molto ridotti. Finora i paesi europei sono stati prodotti da dazi anti-dumping, ma, se venisse approvato il nuovo status, queste barriere cadrebbe. Le industrie del colosso orientale, dunque, potrebbe esportare sul nostro mercato prodotti a costi molto ridotti, stroncando i concorrenti fino a conquistare l'intero mercato.
A rischio, anche nella Marca, ci sono settori chiave come il tessile- abbigliamento- calzature, la metalmeccanica, la chimica, ovvero gli stessi dove più sono concentrate le produzioni di Pechino. Questi comparti, in provincia, contano oltre 9mila imprese, con circa 102mila addetti, e nel 2015 hanno venduto all'estero merci per 5 miliardi di euro. Se passassero le misure rischierebbero un crollo nel giro di pochi anni.