La bcc di Vedelago segna più 20% nella raccolta gestita
PIETRO PIGNATA: "NON SIAMO MUCCHE DA MUNGERE"
Il presidente di Credito Trevigiano all'attacco del salva-banche
Ma il presidente Pietro Pignata, nel tradizionale incontro a Villa Emo con i 243 dipendenti per lo scambio degli auguri, ha voluto anche togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Quando si parla di salvataggi delle banche - ha sottolineato - dobbiamo fare capire che noi non siamo mucche da mungere chiamate a salvare, non solo le nostre consorelle in difficoltà, ma anche le altre banche che poi sul territorio ci faranno una spietata concorrenza. Allora invece di dividersi, il credito cooperativo deve pensare a consolidarsi creando quell’unità di intenti che per ora non si vede”.
La bcc con sede a Vedelago, intanto, punta a confermare il trend di crescita anche nella raccolta gestita, che segna un più 20 % pari a circa 40 milioni di euro e che sarà la vera partita da vincere per tutte le banche italiane. "I parametri economici della banca sono migliorati - ha spiegato il direttore generale Claudio Giacon - anche perché, se in futuro si penserà ad una eventuale aggregazione, vogliamo essere in grado di decidere i tempi e valutare il vantaggio economico che ne può derivare per i soci ed i clienti".
Il presidente della Federazione Veneta delle BCC Ilario Novella, che è anche vicepresidente di Credito Trevigiano, ha ricordato che in tre anni la Federazione è intervenuta per sostenere 10 consorelle in difficoltà e che le banche di credito cooperativo sono rimaste le uniche banche a capitale interamente veneto e con soci veneti. ”Per questo - ha concluso - abbiamo un motivo in più per valorizzare le persone, dai dipendenti ai soci, ed essere i family banker del futuro a servizio delle comunità locali”. Ora anche in Credito Trevigiano si attende con molta attenzione il decreto che il governo dovrà emanare venerdi prossimo e che riguarderà, appunto, aspetti fiscali che incideranno sull’operatività delle Banche di credito cooperativo.