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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/151: GLI AZZURRI ALLA QUALIFICAZIONE PER IL TOUR ASIATICO
Alle Hawaii via al Pga: nel torneo dei campioni comanda Justin Thomas

Nel Torneo dei Campioni del PGA si gioca lo SBS sul percorso del Plantation Course (Par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, dal 5 all’8 gennaio. Dopo il lungo stop per infortunio, è tornato in campo l’australiano Jason Day, ed è ancora il numero uno del Ranking mondiale, perché nessuno ha saputo approfittare della sua assenza, compreso il nordirlandese Rory McIlroy, assente in quest’occasione. A difendere il titolo c’è Jordan Spieth, numero cinque del ranking, che tra gli avversari più pericolosi, oltre all’australiano Jason Day, ha altri quattro giocatori inseriti tra i top ten del mondo. Sono l’americano Dustin Johnson, il giapponese Hideki Matsuyama che aveva vinto quattro delle ultime cinque gare cui aveva preso parte, il texano Patrick Reed, e il grande mancino Bubba Watson, quello che tira più lungo, e che ha il vezzo di giocare con la pallina rosa. Il montepremi è di 6.100.000 dollari, nessun italiano poteva essere presente, ma è il caso di seguirli almeno un po’, perché sono i più forti giocatori del mondo.

Gli azzurri invece, si battono al Windsor Park&GC di Bangkok in Thailandia, con al via 116 partenti. Va detto che contemporaneamente si gioca per la stessa qualificazione anche al Suvarnabhumi G&CC (121 al via) sempre a Bangkok ma qui non ci sono italiani. Entrambi i tornei si disputano sulla distanza di settantadue buche, e dopo trentasei, il taglio lascia in gara i primi ottanta classificati che si contenderanno i posti per la finale. Finale che avrà luogo sui due tracciati del Suvarnabhumi G&CC (East e South Course), sempre in

4 gennaio -primo giro al Windors Park. Buona partenza di Alessandro Tadini e di Aron Zemmer, undicesimi con 69 colpi (-3). Si nota il gran ritmo dell’inglese Steve Parry, leader con 64 (-8) e tre colpi di margine sul connazionale William Harrold, sullo statunitense Cory Oride e sul dilettante taiwanese James Lee.
5 gennaio - Hanno tenuto un buon passo Alessandro Tadini e Aron Zemmer, entrambi 18esimi con 140 colpi (-4), e gli stessi parziali (69 71). Il giapponese Kento Nakai (68 67, -9) ha sorpassato l’inglese Steve Parry (136, -8). Il taglio, previsto oggi dopo 36 buche, lascia in gara 80 partecipanti che si contenderanno i 25 posti per la finale.
6 gennaio - Alessandro Tadini è salito dal 18° al quinto posto con 206 colpi (69

7 gennaio, ultimo giro - Alessandro Tadini, settimo con 277 colpi (69 71 66 71, -11), ha ottenuto un posto in finale nella Qualifying School dell’Asian Tour. Non è entrato invece tra i 25 promossi Aron Zemmer, arrivato 43° con 285, peccato, sembrava potercela fare. Su tutti si è imposto il coreano Songgyu Yoo con 268 (71 67 66 64, -20).
L’accesso alla finale, come già fatto cenno, avverrà, sui due percorsi del Suvarnabhumi dall’11 al 14 gennaio, con 264 concorrenti che dopo il taglio a due giri, diventeranno 100. Non ci resta che augurare “in bocca al lupo” ad Alessandro Tadini, il quarantatreenne piemontese di Borgomanero, che abbia a terminare tra i primi 35 in graduatoria, e intascare la 'carta' piena per l’Asian Tour 2017.

Paolo Pilla

