TREVISO - L'Adunata del Piave degli Alpini, in programma a Treviso dal 12 al 14 maggio prossimi, muoverà un giro d'affari fino a 150 milioni di euro. La stima arriva dal Comitato organizzatore e si basa su uno studio sulle ricadute economiche del raduno nazionale tenutosi a Piacenza nel 2013, illustrato in un convegno in Camera di commercio: secondo quella ricerca, curata dall'università Cattolica, l'evento determinò un indotto pari a 120 milioni di euro, di 70 nella sola provincia piacentina.
Un'ulteriore analisi è stata compiuta in occasione dell'Adunata 2016 ad Asti: i dati, benchè ancora provvisori, indicano un aumento del 20%. Per Treviso potrebbe aggiungersi un ulteriore 5-10%, anche in considerazione di una partecipazione ancor più numerosa: sono attese almeno 400mila persone.
A Piacenza, dove i partecipanti furono 342mila tra alpini e familiari al seguito (esclusi i residenti), si è calcolato una spesa diretta media a testa di 186 euro, nella Marca potrebbe salire a 255. Tra i comparti che hanno beneficiato delle maggiori ricadute, come ha spiegato il professor Paolo Rizzi, uno dei due autori dello studio piacentino, vi sono le strutture ricettive, bar e ristoranti, le attività commerciali, ma anche l'artigianato e l'agroalimentare.
Il raduno ha soprattutto un impatto turistico: il 40% dei partecipanti pernotta in zona due notti, un altro 28% si ferma tre notti e quasi il 90% dichiara di voler tornare nuovamente nella zona.
La macchina dell'Adunata, naturalmente, ha anche un costo: per Treviso si prevede circa 1,5 milioni di euro. Un contenimento rispetto ad altre Adunate che hanno raggiunto anche i 2 milioni: qui si può attingere al volontariato degli oltre 20mila soci delle quattro sezioni Ana del territorio, come spiega il presidente del Comitato organizzatore Luigi Cailotto.
Il Coa è alla ricerca di sponsor: il contributo pubblico, infatti, copre circa un terzo dell'intero budget, il resto deve essere messo da privati.
Al di là del volano economico, il raduno nazionale delle penne nere si caratterizza anche per i valori che promuove. Tra questi apposito sondaggio, effettuato a Piacenza, ha evidenziato, allegria, fraternità, amor patrio, solidarietà, democrazia.
Proprio questi aspetti "immateriali" rappresentano un elemento preponderante, ribadiscono gli organizzatori: "L'Adunata stimola fiducia e senso di appartenza territoriale - nota il professor Rizzi -, per questo è più che una buona opportunità di business".