Serata promossa dagli Alpini con menu dei combattenti del Piave
HAGGIS E SACHER, CENA DI GUERRA E SOLIDARIETĂ€
Donati 76mila euro per le popolazione terremotate
Coronamento della cena il Palacinka balcanico ai frutti di bosco e la classica Sacher viennese. Il tutto abbinato a prosecco, raboso, marzemino, vini che contribuirono alla disfatta finale dell’esercito austroungarico. Accadde infatti che molti soldati si gettassero sul cibo e sul vino, finendo addirittura annegati nelle botti.
Tra note storico-gastronomiche e riferimenti agli attuali ranci, la serata condotta dallo speaker ufficiale dell’Adunata Nicola Stefani, si è conclusa con un finale tipicamente alpino: l’impegno a favore delle popolazioni terremotate del
Centro Italia e la consegna di un mega assegno dai presidenti di Sezione al presidente nazionale ANA: 75.998 euro che andranno a sostenere i progetti dell’ANA per costruire scuole e spazi polifunzionali ad Accumoli, Arquata del Tronto ed Amatrice (www.ana.it). Garante Banca Prealpi con il vicepresidente Flavio Salvador.
“Un segno concerto di grande solidarietà a favore dei nostri fratelli del Centro Italia, per dimostrare che gli alpini non perdono tempo a parlare ma si rimboccano le maniche e agiscono” ha dichiarato il presidente dell’ANA Sebastiano Favero.
In sala numerose autorità civili e militari: oltre al presidente Favero, al sindaco di Cison Cristina Pin e al consigliere regionale Silvia Rizzotto, c’erano il comandante della Brigata Alpina Julia generale Paolo Fabbri, il comandante del 7° Reggimento Alpini col. Antonio Arivella, il generale Renato Genovese e Michele Dal Paos (consiglieri nazionali e componenti del COA), i quattro presidenti delle Sezioni ANA Francesco Introvigne (Vittorio Veneto), Raffaele Panno (Treviso), Giuseppe Benedetti (Conegliano), Valentino Baron (Valdobbiadene) con i sindaci di Vittorio Veneto Roberto Tonon, di Conegliano Floriano Zambon, di Valdobbiadene Luciano Fregonese oltre a tanti altri primi cittadini, la cui presenza ha sottolineato l’importanza dell’evento che - “ha detto Introvigne - “partendo dalla memoria della guerra combattuta tra Grappa, Montello e Piave, vuole essere un rito di pace, in grado di unire ciò che un tempo era stato diviso”.
Tra i presenti anche la figlia del capitano Dario Chiaradia, medaglia d’oro al valor militare per essersi distinto nella campagna di Russia.