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La nostra rubrica sul mondo del golf a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/155: I 25 ANNI DEL CLUB "I SALICI" DI TREVISO
Tra gli eventi per l'anniversario anche una Lousiana a due
Il Campo: Parte nel ’92 la posa della “prima pietra”, da un’idea di Giorgio Buzzavo, totalmente recepita e fatta sua con entusiasmo da Elettra Salice: Tre buche nel contesto della “Ghirada” - la cittadella dello sport - efficiente complesso sportivo, una delle numerose iniziative che la famiglia Benetton ha realizzato a Treviso, e da cui il territorio trae beneficio. Questa, in particolare, aveva il fine di consegnare alla città una struttura permanente atta all’accrescimento e alla pratica delle diverse discipline sportive nel territorio. L’impegno di Elettra permise ai Trevisani di conoscere e praticare il Golf, fino ad allora illustre sconosciuto ai più. La disciplina del Golf ebbe corrispondenza nella zona, ma ci voleva coraggio, bisognava crederci. Elettra Salice, appassionata e abile golfista, ci credette, e piano piano, confortata da entusiasti volontari che via via l’affiancarono, progredì. Le buche divennero sei, poi nel manifesto interesse dei Trevisani divennero nove, le attuali, che permettono al Campo la condizione di Certificato, con ciò che ne consegue: la maggiore, la possibilità per i neofiti di acquisire l’handicap. Se consideriamo l’importanza di questo sport ai fini del benessere fisico e sociale, possiamo dire che Elettra è stata una benefattrice. No che non ci fossero altre realtà nei dintorni, ma questa era ed è in città, raggiungibile e godibile anche per i brevi intervalli di tempo di cui può usufruire chi lavora. Nel considerarlo eccellente Campo da Golf per l’apprendimento e il perfezionamento, va tenuto conto anche di altro: l’adeguato Driving Range con numerose piazzole coperte e scoperte, il suo grande Green per la pratica del Putt, e più di ogni altra cosa i due maestri di Golf, di grande esperienza e serietà: l’americano Ernest Kocs, e il trevigiano Marco Ceolin, due pilastri per l’avvio al gioco ed il perfezionamento.
Ho sempre pensato che dirigere un Campo da Golf sia una delle cose più difficili: conoscere a fondo la materia, gestire il rapporto con i soci in mano ferma ma con delicatezza. Per tener testa all’insieme, la Salice è validamente affiancata dalla figlia Vera, oggi vice presidente. C’è poi un personaggio unico, spalla della presidenza sovraccarica d’impegni: GianMaria Bianchin, una vita spesa all’attenzione verso quanti si siano avvicinati allo sport. Buono, capace, attento, sempre disponibile, a lui va attribuita la correttezza degli habitué, un preciso significato per chi frequenta il Circolo. Sarebbe da dargli una medaglia.
I tempi sono notoriamente duri, ma per “I Salici”, con queste premesse, andrà sempre bene. Questo è il mio pensiero consolidato, e che sia di buon auspicio.
Paolo Pilla