Il sindaco Manildo: "A Treviso ce ne sono 450, sono troppe"
SLOT MACHINE, CA' SUGANA RAFFORZA LE MULTE
Fino a 500 euro per i locali che non rispettano gli orari
Manildo si fa anche promotore di un incontro tra gli amministratori del Veneto per condividere azioni in grado di contrastare il fenomeno. Ma l'alleanza anti- ludopatia va anche oltre i confini regionali, in collaborazione con il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori: “Bergamo è insieme a Treviso una città dove l’attenzione al tema è fortissima - nota Manildo -. Come ho già avuto modo di dire gli effetti del gioco si sono visti anche sulla nostra città. E’ tempo che anche il nostro territorio agisca per promuovere delle azioni condivise”. Insieme a Manildo per affrontare il tema sono scesi in campo anche Andrea Barazzuol, segretario del Pd di Conegliano, e Andrea Cereser, sindaco di San Donà di Piave.
“Stiamo usando tutte le armi a nostra disposizione - ribadisce il sindaco -. Credo però sia compito della politica, a partire dai Comuni, fare pressione affinché le cose cambino. Di qui l’incontro con Gori e gli amministratori che vorranno aderire a questa iniziativa”.
Manildo guarda con interesse anche alla proposta di Anci e del Presidente Antonio Decaro che prevede la riduzione del 30 per cento all’anno delle slot, con la contestuale rottamazione progressiva delle altre e il dimezzamento del totale delle sale gioco dalle 98.600 attuali alle 46mila previste.
E accanto alla repressione del fenomeno il Comune di Treviso lavora anche sull’impatto sociale. Nel 2016, secondo i dati forniti dall’azienda socio-sanitaria, i casi presi in carico, provenienti da tutta l’area servita dall’ex area Ulss9, sono stati 124: “I nostri servizi sociali sono molto attenti a questo problema e non appena ravvisano un caso si attivano e indirizzano la persona all’Ulss – dichiara l’assessore alla coesione sociale del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – In città sono attivi servizi importanti organizzati dall’Ordine degli psicologi che siede anche al tavolo di Anci e dal Centro per la famiglia”.