La forte biathleta bellunese ha raccontato la sua carriera
LISA VITTOZZI OSPITE DEL PANATHLON DI TREVISO
"Il mio sogno è andare alle Olimpiadi in Corea"
TREVISO - Ospite illustre della conviviale di marzo del Panathlon trevigiano al ristorante Migò Lisa Vittozzi, la biatlheta italiana più forte in assoluto, nata a Pieve di Cadore, 22 anni. Il biathlon si compone di una gara di sci di fondo e di una di tiro di precisione. Dal giugno 2013 Lisa fa parte del Gruppo Sportivo Forestale dello Stato. Ha esordito in Coppa del Mondo il 6 dicembre 2014 nella sprint di Östersund e ai Campionati mondiali in occasione della rassegna iridata di Kontiolahti 2015, vincendo la medaglia di bronzo nella staffetta e classificandosi 60ª nella sprint e 41ª nell'inseguimento. Ha concluso la sua prima stagione in Coppa del mondo come sesta atleta più precisa al tiro del massimo circuito con l'88% dei bersagli colpiti e alla 66ª posizione in classifica generale. Ha conquistato la prima vittoria in Coppa del Mondo, nonché primo podio, il 13 dicembre 2015 nella staffetta di Hochfilzen. "Ho iniziato con la discesa, fratturandomi anche una gamba-ha raccontato-ho fatto diversi sport: arrampicata, danza, fondo. Il biathlon nel mio paese non era molto praticato, ho iniziato più che altro per curiosità, visto che tiravo abbastanza bene. E' uno sport difficile, entrano in ballo tante componenti che devono girare bene all'unisono." Com'è la nazionale femminile? "Più forte di quella maschile. Mi ha aiutato Dorotea Wierer, quest'anno diciamo che non sono andata troppo bene, spero tanto nel prossimo e soprattutto voglio assolutamente andare alle Olimpiadi in Corea del Sud, è il mio sogno." Una disciplina difficile. "Soprattutto quando si passa dal fondo al tiro, bisogna avere concentrazione ed un grande controllo respiratorio, contenendo il battito cardiaco."
Nella foto il presidente del Panathlon di Treviso Andrea Vidotti e Lisa Vittozzi.