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Il regista Alessio Nardin, in scena sabato 1 aprile al Teatro Maffioli di Caerano San Marco

SHAKESPEARE DISSEZIONATO SUL PALCO È "HAMLECTOMIA"

Oggi come ieri il Bardo racconta i conflitti interdell'uomo


CAERANO SAN MARCO - Sguardo europeo e radici venete per “Hamlectomia”, l'ultimo appuntamento di Centorizzonti che andrà in scena sabato 1 aprile al Teatro Maffioli di Villa Benzi Zecchini a Caerano San Marco.

Il nuovo spettacolo del regista veneziano Alessio Nardin torna al Teatro Maffioli dove era nato frutto della residenza artistica svolta proprio al  da Kalambur Teatro - Compagnia Alessio Nardin.

All’indomani delle celebrazioni dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare, Centorizzonti, progetto in rete di teatro, paesi e paesaggi, chiude la programmazione “Teatri” della V edizione con “Hamlectomìa”.

L’appuntamento è l’ultimo di un percorso che consta di 7 tappe in 3 teatri, il Teatro Eleonora Duse di Asolo, il Teatro Maffioli di Caerano San Marco e il Teatro Santa Maria Bambina del Belvedere a Crespano del Grappa. Centorizzonti 2016 2017, sostenuto da 17 comuni della provincia di Treviso e Belluno e realizzato da Echidna Paesaggio culturale, ha scelto come filo conduttore le dinamiche contemporanee dell’inclusione, dei diritti e dell’uguaglianza e delle fragilità, che il teatro, luogo vivo per eccellenza, amplifica. E lo slogan che identifica quest’edizione è “dell’andare incerto in questo tempo fuori squadra”.

Hamlectomìa”, anatomia scenica dell’”Hamlet”, si inserisce perfettamente in questo fil rouge: viaggio nell’Europa di oggi attraverso le persone, i personaggi di Shakespeare e le visioni del pittore Hieronymus Bosch, ci conduce ad indagare i conflitti dell’uomo contemporaneo rispetto alla morale, l'etica, l'arte, lo stato, la religione e l'amore. In tal senso è un esperimento teatrale per comprendere la nostra idea di teatro: un’indagine intorno all’Europa e all’uomo, alle sue bellezze e alle sue deformità che nella loro esasperazione possono divenire affascinanti.

Particolare non solo nel linguaggio, una scomposizione del testo letterario shakespeariano ricomposto poi per quadri in forma di scrittura scenica, lo spettacolo ha avuto una genesi di tipo laboratoriale: è stato costruito attraverso un percorso di alta formazione pluriennale diretto da Alessio Nardin T - LAD (Teatro - Laboratorio di Arte Drammatica) e in questo contesto un gruppo di cinque attori (Alexandra Florina Lovin, Gioia D’Angelo, Martina Testa, Moreno Petroni, Camilla Bonacchi), più uno staff di collaboratori e tecnici tutti di giovanissima età, ha condiviso l’esperienza internazionale del regista finalizzandola in “Hamlectomìa”. Kalambur Teatro – Compagnia Alessio Nardin lo ha quindi prodotto, confermando la propria vocazione a valorizzare progetti che coinvolgano giovani professionisti in ambito contemporaneo.

“Abbiamo volutamente trasformato la tragedia Hamlet di Shakespeare in una “parabola”. – spiega il regista Alessio Nardin - Come fosse una fabula di Fedro, ma senza animali, bensì con molti personaggi shakespeariani raccontati da pochi attori. Questo ha significato scomporre il testo originale per poi ricomporlo in scena attraverso differenti piani di azione. Come dei predatori, attori, regista -drammaturgo e scenografi si sono appropriati dei personaggi dei testi di Shakespeare e li hanno trasformati in persone, in uomini vili, in eroi di oggi, in miti. Abbiamo attraversato, per noi e per chi lo condividerà, i conflitti dell’uomo contemporaneo rispetto alla morale, l’etica, l’arte, lo stato, la religione, l’amore. Tutto questo è stato reso possibile dall’alta professionalità delle diverse realtà coinvolte in differenti regioni italiane, in special modo Echidna Cultura con la sua direttrice artistica Cristina Palumbo e la Fondazione Benzi Zecchini con la presidente Tiziana Conte e l’assessore alla cultura del Comune di Caerano di San Marco Simone Botti, che hanno sostenuto questo progetto di così ampio respiro. È soprattutto grazie a loro se la mia idea artistica ha potuto trovare una realizzazione fattiva. È un progetto di ricerca raro, questo, che trova nella sua modalità e nel percorso a lungo periodo, l’essenza del lavoro che porta allo spettacolo finale”.

“Portare a Caerano San Marco, - continua Nardin - una delle tappe dove abbiamo sviluppato il progetto, un lavoro che ha già cominciato a girare sul territorio nazionale, è per me un grande piacere”.

Biglietti:
10 euro interi (posti numerati), fuori abbonamento
Biglietteria Online: www.mailticket.it
Prevendita: sportelli del Credito Trevigiano BCC e sabato 1 aprile alla Fornace di Asolo

Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 041 412500