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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/165: TWENTY DOUBLE CUP, LA RYDER VENETA
Tra sport e goliardia, i "Rossi" si aggiudicano la seconda edizione della gara
1) le due squadre sono composte di venti giocatori ciascuna, contraddistinte rispettivamente dai colori Rosso e Blu
2) il torneo comprende due gare a coppie: una Greensome, e una Fourball, giocate in match play
3) la scelta del Campo in cui giocare è di competenza di ogni singola squadra
4) i Capitani hanno titolo alla selezione dei giocatori coadiuvati dai propri vice, formano le coppie valutando le adeguate capacità, e destinandole all’una o all’altra gara
5) il luogo dell’incontro non spetta alla squadra vincente bensì, in via avvicendata, con ordine alterno, seppur consigliatasi armonicamente con l’altra equipe
6) l’handicap di gioco è rappresentato dai 9/10 di quello esatto
7) ad abbinare i team contrapposti ci pensa il capitano della squadra sfidante, che non è tenuto a tener conto degli hcp, come per lo più si userebbe nei tornei di squadra
8) il pareggio nel match è considerato vittoria per la squadra che detiene il titolo
9) al trofeo viene inserita la targa della squadra vincente, che potrà tenerla a disposizione, esposta nel Club cui fa riferimento, fino al successivo incontro
10) i giocatori che intendono entrare a far parte di una delle squadre, provenienti da qualsiasi Circolo, esclusivamente dilettanti, saranno accettati con l’approvazione del Capitano.
Oltre a queste regole tecniche, la manifestazione si addossa altri precetti che fanno capo a generosità, esuberanza, eleganza, e che in parte si manifestano nella conclusiva ritualità:
- In ogni squadra dev’essere presente il sesso femminile, con almeno due elementi;
- È impegno inderogabile il presenziare alla premiazione e partecipare alla cena conclusiva, salvo gravi, inderogabili motivi, onde evitare pseudo punizioni corporali
- Servizi e doni abbastanza impegnativi, sono sostenuti dal capitano della squadra soccombente, che è tenuto a offrire ai vincitori, a titolo reverenziale: bottiglie magnum di Prosecco con cui soccorrere i bicchieri durante la cena, palline da Golf Pro V1 da distribuire ai giocatori, mazzi di fiori per le signore.
- Ogni giocatore sconfitto infila la medaglia celebrativa al collo dell’avversario vittorioso
- E infine il pezzo forte, il rito dell’UMILIAZIONE: Il capitano della squadra sconfitta completa la cerimonia consegnando in modo celebrativo la coppa all’omologo della squadra trionfante, e gli bacia l’anello, profuso in un profondo inchino.
Capitano dei Red è Carlo Rozzino (Golf Jesolo), ideatore della formula con Nicola Grassetto (La Montecchia), capitano dei Blue.
La gara: sfilano i concorrenti, nelle curatissime divise con polo e cappellino rossi e blu, e con inserito il logo; alle 12,30 parte la Greensome, un’ora dopo la Fourball, nei reciproci auguri di “buon Golf”, in cui talvolta si può cogliere l’espressione di sguardo sornione.
La giornata è eccellente, non poteva essere più buona per una partita di Golf: un bel sole, una debole brezza sempre gradevole, ottima temperatura. Il Campo, lieto di ospitare questa simpatica gara, regala le sue condizioni migliori. È tutto di buon auspicio.
Ho potuto seguire la gara per qualche tratto, e sempre ho trovato giocatori impegnati, corretti e sorridenti. Momento di eccitazione per la “hole in one” alla buca otto. La buca non è molto lunga, 150 mt circa, un po’ meno per le donne, ma è un problema l’arrivo al green, difeso dai due bunker, e dall’ostacolo d’acqua che lo avvolge per metà, àmbiti che invitano con insistenza la pallina a visitar la loro casa. Fare buca in uno! Chi ha provato, sa quanto metta euforia. Paola Mària, (in fotografia), la simpatica signora riuscita nell’impresa per la squadra dei Blue, aveva dipinta in volto, la gioiosa espressione che ha tenuto fino alla conclusione della giornata. E anche oltre, direi! Quando è successo a me, di fare buca in uno, l’immagine della palla che svanisce nella buca, che ti fa battere più forte il cuore, che t’impone di affrettare l’arrivo al green per averne la certezza, mi è rimasta impressa a lungo. Si desidera offrir da bere a tutti! Da questo giornale, complimenti Paola!
Nonostante l’impresa della dolcissima Paola che correva per la squadra Blue, alla fine la vittoria è andata agli sfidanti, ai Red, per sei e mezzo a tre e mezzo: nella Greensome 4 match ai Red e uno ai Blue, nella Quattro Palle due ai Red, due ai Blue, e un pareggio. Seppur cocente, l’hanno accettata con il sorriso la sconfitta, i Blue. Di buon grado si sono totalmente sottomessi al rito dell’umiltà, cerimoniale che, intriso d’ilarità, ha fatto spellare le mani a chi era presente. Un terzo tempo di partita bello, allegro, che a mio avviso assolve un preciso dettame del Golf: lo star bene insieme, socializzando.
Il prossimo incontro sarà ad ottobre, di nuovo a Villa Condulmer, cosa che fa supporre avvenuta, la scelta definitiva dei due Campi di gioco, tra i più belli della regione.
Paolo Pilla