Il 57% dei creditori ha detto sì al piano di rientro
ELETTRONICA VENETA RIPARTE DOPO L'OK AL CONCORDATO
L'azienda di Motta di Livenza esce dalla grave crisi
L’omologazione della proposta concordataria consente alla società di comporre la crisi in cui versava iniziata nella prima metà del 2013 a seguito della mancata contrattualizzazione di un’importantissima commessa estera che ha assorbito la parte liquida del proprio patrimonio, oltre che a seguito della diminuzione del fatturato nel segmento di mercato che si rivolge alle scuole italiane e dalla progressiva richiesta di rientri dal debito da parte delle banche.
Elettronica Veneta, con il solo ausilio di un finanziamento da parte di Banca della Marca ha registrato nell’esercizio 2016 un fatturato di oltre 10 milioni di euro, con 1.3 milioni di ebitda e un utile di circa 300mila euro, oltre ad avere accumulato liquidità per circa 1.2 milioni.
Assistita dallo Studio BM&A – Barel Malvestio & Associati , quale legal advisor, da Pirola Corporate Finance (dal partner Ludovico Mantovani e dal senior manager Marco Gregorini) in veste di financial advisor, Elettronica Veneta ha presentato la domanda di concordato preventivo in continuità ad agosto 2016 per ristrutturare un passivo di circa 20 milioni di euro.
L’avvocato Paolo Corletto, che ha assistito Elettronica Veneta nel corso di tutta la procedura di concordato con continuità aziendale, si è dichiarato “molto soddisfatto dell’esito della stessa che ha permesso il risanamento ed il rilancio di un’impresa ormai storica della Marca Trevigiana, nota in tutto il mondo nel suo settore”.
"Nel concordato di Elettronica Veneta - ricorda il legale - è stata fatta per la prima volta applicazione della norma sui finanziamenti urgenti all’impresa in crisi che è stata introdotta nell’agosto 2015. Nella specie un finanziamento di Banca della Marca ha permesso lo sblocco di un’importantissima commessa, innescando con il correlativo incasso un volano finanziario che ha permesso di far fronte al complessivo fabbisogno finanziario dell’impresa nel periodo di circa un anno e mezzo che è stato necessario per giungere all’odierna omologazione. Il concordato è stato altresì approvato con l’espressa adesione di oltre il 57% dei creditori ammessi al voto senza l’ “ausilio” del silenzio assenso che ha caratterizzato le votazioni nei concordati antecedenti ”.
“Elettronica Veneta da oggi può tornare a pianificare il proprio futuro e sviluppo con maggior tranquillità – ha commentato il Presidente di Elettronica Veneta Paolo Bello - nell’ambito di un quadro di certezza finanziaria e piena legittimità commerciale fornito dall’omologa di questo concordato. La società è da tempo un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale nel proprio settore di riferimento, orgoglio di tecnica, ingegneria ed alta artigianalità per quel Veneto votato da sempre all’export ed all’innovazione tecnologica. La nostra leadership di mercato e lo sforzo indefesso, nonché il sacrificio sul fronte economico dei nostri dipendenti che hanno sempre creduto in sé stessi e nella forza della società, ci hanno permesso di resistere, senza mai fermarci in questi ultimi due anni di grave crisi finanziaria. Elettronica Veneta ha saputo reagire, ricevendo anche la stima di alcuni tra i più grandi gruppi industriali al mondo specializzati nell’automazione e nell’educational equipment, che si sono anche proposti quali partner commerciali o finanziari. Abbiamo dimostrato – ha concluso Paolo Bello - di poter presentare un piano di continuità solido e che ristorerà al 100% i creditori privilegiati ed al 20% quelli chirografari”.