Titoli di tafferugli e scintille smentiti nei fatti e dalle immagini dal vivo.
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Tra sostenitori della storia veneta e centri sociali non attechiscono provocazioni, anzi accomunati nel nome di San Marco
Un messaggio alla fine condiviso anche dagli esponenti dei centri sociali. Certo, c'erano anche loro in piazza. Ma, appunto, non si è verificato alcun problema: i filmati video realizzati con ben quattro telecamere, da diverse angolazioni, sono a dimostrarlo. Anzi, quando hanno compreso la vera natura e gli obiettivi della manifestazione, non hanno potuto che apprezzarli. E' bastato far presente loro che il termine “Sinistra”, quello usato per indicare un certo orientamento politico, nasce proprio a Venezia, nel senso che la Serenissima era considerata la "Sinistra", ovvero la "disgrazia", l'antitesi di qualsiasi totalitarismo, monarchico o clericale.
Le forze dell'ordine, a cui va comunque ogni ringraziamento degli organizzatori, hanno ben vigilato e, grazie al Cielo, non hanno dovuto intervenire se non per significare la loro presenza. Alla fine la musica del “Prete rosso” ha conquistato anche i centri sociali. Atteggiamento apprezzato anche dagli stessi musicisti. A valere per tutti il simpatico commento di un'anziana signora che ha detto: "Ciò, Vivaldi ga zitio anca i centri sociài". In verità, probabilmente sono rimasti a bocca aperta come tutti i presenti.
Chi ama la storia e la tradizione veneta, non è di destra o di sinistra, ma AVANTI.
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