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La nostra rubrica sui golf club a cura di Paolo Pilla
CAMPI DA GOLF/15: GOLF CLUB PUNTA ALA
Sulla costa della Maremma un percorso impegnativo e spettacolare
Nasce nel 1964 questo Club, su progetto di Giulio Cavalsani. Il tracciato è in un’area prospicente il mare, in una situazione spettacolare di terreno ondulato con folta vegetazione di verde intenso, la tipica "macchia maremmana", composta di pini, lecci, querce da sughero, cespugli di corbezzoli; il tutto a creare begli impedimenti naturali per il gioco. È un Par settantadue, lungo, e direi certamente difficile sotto il profilo tecnico, che impone impegno. Il proprio handicap di gioco, infatti, riceve un numero di colpi superiore rispetto agli altri Campi italiani. Sono però difficoltà che si accettano di buon grado, perché dettate dalla natura che fa spettacolo, e che qui è particolarmente rispettata. Soprattutto i green sono difficilissimi: seppur molto ampi, sono ondulati, di complicata lettura, velocissimi come fossero di vetro. Tre putt, per me, sono stati pressoché la norma.
Ho avuto il piacere di ricevere l’ospitalità dell’hotel “La Bussola”, albergo di spessore, tal quale il Campo da Golf. Entrambi mi hanno affascinato: l’albergo per la sua estrema accuratezza allegra e raffinata, per l’eccellente cena di pesce, per il tratto del personale; il Campo per il suo attraente percorso, in un’aria totalmente salubre. La conversazione con il proprietario, il dr. Fernando Damiani che è anche il presidente del Circolo, mi fece chiarezza sull’organizzazione e sulle difficoltà pratiche del Club, e del suolo per quanto riguarda il Campo: La scarsità di pioggia crea un problema nel mantenimento del manto erboso anche perché non c’è ricchezza di acqua dolce nel territorio, e la dissalazione è molto costosa. Quando ci ho giocato io, tuttavia, i fairways, in ”bermuda”, erano belli. Nell’assorto di migliorare la situazione, il presidente Damiani ebbe a dirmi che intende sostituire il tipo di erba, con la consulenza dell’agronomo della federazione Alessandro De Luca; la scelta è caduta su un’essenza tipica della Florida, la “Paspalum Vaginatum”, una specie macroterma che vegeta con alte temperature, conosciuta per l’ottima robustezza nei confronti degli stress termici e idrici, e per l’elevata resistenza alla salinità, che richiede poca acqua, e a tratti tollera anche l’acqua salata. È un’erba costosa, ma è vantaggiosa, anche perché è più resistente all’usura determinata dal calpestio, tanto frequente nella stagione estiva. Il Golf Punta Ala, concludeva Damiani, verrà a essere il primo Campo in Italia con queste caratteristiche, perché nessun altro ce l’ha.
Per quanto attiene la recettività del sito, c’è da dire che d’estate i giocatori provenienti da nord sono numerosi, ma potrebbero essere di più se non ci fosse carenza nell’offerta alberghiera che, concentrata nel periodo estivo, permette una stagione di gioco più corta. Le camere nei dintorni sono insufficienti, e c’è forte attesa di poter incrementare l’ospitalità con la costruzione di una foresteria sportiva di quaranta stanze, atte a ospitare golfisti anche nel periodo invernale.
Oltre a godere dell’ottimo clima, il giocatore che intende passare qui qualche giorno, può contare su di un ambiente incontaminato che conduce a un’eccellenza enogastronomica, oltre alla vicinanza di cittadine culturalmente prestigiose. S’impone di visitare:
- la Torre Hidalgo che domina l’abitato, costruita nel Cinquecento a difesa dell’allora Principato di Piombino;
- il Castello, anch'esso cinquecentesco, che venne eretto dai Medici sul promontorio per il controllo del tratto costiero;
- Castiglione della Pescaia, con la sua bella cinta muraria e i resti archeologici che confermano l’importante insediamento romano, successivo al periodo etrusco;
- la sua spiaggia, ripetutamente premiata con le cinque vele di Legambiente, che per le sue peculiarità è importante meta turistica;
-Vetulonia, per le splendide testimonianze del periodo etrusco.
Per finire, aggiungerei che siamo decisamente in terra etrusca, territorio che ha generato questo popolo valido, coevo dei Veneti, che ha sempre destato in me un senso di ammirazione e simpatia, per la vivacità e la schiettezza.
Paolo Pilla