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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Lo storico e divulgatore ospite degli alpini a Treviso

"GLI UFFICIALI A CAPORETTO, SPECCHIO DI UN'ITALIA MOLTO SIMILE AD OGGI"

Applaudita conferenza di Alessandro Barbero sulla Grande guerra


TREVISO - Ha riscosso apprezzamenti e applausi dai trevigiani parlando della disfatta di Caporetto e degli ufficiali italiani coinvolti, non solo dunque i grandi generali che appaiono sui libri di storia. Alessandro Barbero, 57 anni,, storico e divulgatore scientifico sugli schermi della Rai, è stato invitato nel capoluogo della Marca dal gruppo Alpini per Treviso nell’ambito di un ciclo di incontri dedicati alla grande guerra: ne ha parlato in auditorium di Fondazione Cassamarca, piazza delle Istituzioni.
Con il suo stile inconfondibile, particolareggiato e affabulatore, ma nel contempo comprensibile a tutti Barbero ha offerto spunti di riflessioni citando non solo il noto Cadorna, il “Capo” come lo chiamavano tutti, ma anche il vulcanico Luigi Capello comandante della Seconda Armata e Pietro Badoglio, all'epoca comandante di un Corpo d'armata, tra i maggiori indiziati di aver contribuito alla disfatta (anche se l'accusa non gli impedì una folgorante carriera), fino ai giovanissimi aspiranti arrivati in trincea senza alcuna esperienza bellica. Secondo Barbero non è importante cercare “di chi è la colpa”, ma capire cosa sia successo: al di là degli errori tattici e strategici, il professore dell'università del Piemonte Orientale ha evidenziato, tra i fattori cruciali, la reciproca e vicendevole sfiducia tra ufficiali inferiori e sottoufficiali, da un lato, e gli alti gradi, dall'altro. Ed ha ribadito come la "la vicenda degli ufficiali a Caporetto è lo specchio di un’Italia che appare ancora molto simile a quella di oggi, nei pregi e soprattutto nei difetti”. Una pagina di storia, dunque, che può ancora insegnare ancora molto, soprattutto se affrontata senza trionfalismi. Anche se lo stesso Barbero, che sta completando un libro sull'argomento, in pubblicazione proprio il 24 ottobre, centesimo anniversario della battaglia, ha riconosciuto come tra le versioni contrastanti e le memorie spesso del tutto divergenti degli stessi protagonisti sia davvero complesso ricavare un'interpretazione univoca e definitiva.
Il prossimo (e ultimo) appuntamento del ciclo, è previsto il 14 giugno, alle 19 nel Museo di Stana Caterina: l’architetto Massimo Rossi parlerà de “Il confine geografico naturale” ovvero dell’utilizzo di alcuni elementi del paesaggio come linee lungo le quali far passare una divisione, tema dominante per il giovane Regno d’italia nel preludio della Grande Guerra. Le conseguenze di possono riscontrare ancora oggi.