Il vicesindaco: "Chiederemo alla Prefettura anche i militari"
CONTROLLI ANTI-BIVACCHI AI GIARDINETTI DELLA STAZIONE DI TREVISO
Il Comune rafforza la presenza della Polizia locale
Non a caso, analoghe misure saranno adottare anche alla Cittadella Appiani, il cui parcheggio interrato è a sua volta divenuto un dormitorio per diversi extracomunitari.
Sul tema, il vicesindaco, a nome dell'amministrazioni, ha sollecitato al Prefetto un incontro urgente per il coordinamento con le altre forze dell'ordine e, anche, per verificare l'impiego dei militari inviati in città nelle scorse settimane per il controllo del territorio.
Il primo passo sarà quello di identificare i soggetti per capire se si tratta di richiedenti asilo e nel qual caso si interverrà con le strutture dove sono ospitati, oppure come più probabile, di persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiato o, al contrario, la cui domana è stata bocciata. Per questi si pone il problema più generale della fase successiva all'accoglienza immediata. Ca' Sugana, come ricorda l'assessore Anna Caterina Cabino, punta sulla diffusione del sistema Sprar, che a Treviso ha già interessato una settantina di migranti. Sono stati avviati alcuni progetti, come l'impiego di una trentina di profughi volontari per ripulire dalle erbacce strade e piazze cittadine, mentre un altra iniziativa è in partenza: un gruppo di richiedenti asilo ex ospiti della caserma Serena aiuteranno a risistemare un parco nei pressi delle scuole medie Felissent a Sant'Antonino.