L'assessore Cabino: "Così la Regione rischia di generare confusione"
VACCINI, IL COMUNE DI TREVISO SEGUE LA LEGGE NAZIONALE, NO ALLA MORATORIA
Il sindaco Manildo: "La normativa c'è e va applicata"
Lo scorso luglio il governo ha varato un decreto legge che porta da quattro a dieci le vaccinazioni obbligatorie per bambini e adolescenti. Se non effettuate per nidi e materne il bimbo verrà escluso da scuola, mentre dai 6 ai 16 anni scatteranno delle sanzioni.
La Regione, però, ha emanato un decreto che rinvia al 2019 l'obbligo di presentare la documentazione sulla vaccinazione per i più piccoli. Secondo il governatore Zaia si tratta di un possibilità prevista dalla legge stessa.
Ca' Sugana ha dato mandato all'avvocatura civica di approfondire eventuali margini tra disposizioni nazionali e regionali
Secondo l'assessso alla città educativa Anna Caterina Cabino, che si sta occupando della questione non ci sono dubbi: "La linea del Comune di Treviso è chiara. Noi applichiamo la normativa e per farlo ci siamo mossi per tempo convocando i dirigenti scolastici, i rappresentanti dell’Ulss e condividendo insieme a loro oltre al contenuto della normativa anche la circolare che la stessa Regione del Veneto aveva inviato sia a noi che all’azienda socio sanitaria contenente le linee guida per l’applicazione della norma. Lo scopo, come ho già avuto modo di dire, è la tutela della salute di tutti”. Per Cabino non sussistono altre interpretazioni possibili: “Credo - continua - che gettare dubbi sulla normativa che per noi non presenta in alcun modo delle contraddizioni, rischi solo di ingenerare confusione nelle famiglie dei bambini dei nidi e delle materne che stanno affrontando i primi giorni di scuola. Insomma, la Regione si metta d’accordo con se stessa: perché inviare delle linee guida per l’applicazione delle nuove disposizioni e poi a un giorno dall’inizio sollevare dubbi? Anche qualora ci fossero stati ci si sarebbe dovuti muovere in maniera diversa. Come Comune abbiamo l’obbligo di applicare la norma, che - chiude l'assessore - per noi non ha in sé elementi di contraddizione".
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