Bernini (Cgil): "Inacettabile che i lavoratori non siano stati informati"
CARCERE MINORILE DA TREVISO A ROVIGO, LO SCONCERTO DEI DIPENDENTI
Nella struttura lavorano oltre 40 addetti
"L’anomalia del carcere minorile trevigiano, l’unico in Italia a essere ancora inserito in una struttura penitenziaria per adulti, non giustifica di certo questa totale mancanza d’informazione da parte del Dipartimento di Giustizia Minorile - tuona Ivan Bernini, segretario generale FP Cgil Treviso -, visto che né i lavoratori, né tanto meno le loro rappresentanze sindacali hanno ad oggi ricevuto alcuna comunicazione sul trasferimento a Rovigo. Un atteggiamento inaccettabile, che ci ha spinto a chiedere con urgenza un tavolo di confronto con l’Amministrazione Centrale. Gli interrogativi sul destino di questi lavoratori vanno affrontati da subito - prosegue Bernini - e le scelte sui percorsi di mobilità che li vedranno inevitabilmente coinvolti vanno condivise. Chi prende le decisioni non può far finta di niente”.
Gli oltre quaranta lavoratori presenti all’interno del carcere Minorile di Santa Bona, assieme a tutte le figure che a vario titolo prestano la loro opera nell’Istituto - insegnanti, animatori, volontari - attendono dunque preoccupati gli sviluppi della vicenda. Per questo, il sindacato, in assenza di risposte in tempi rapidi, valuterà unitamente al personale civile e di polizia le iniziative più adeguate a tutela della loro futura condizione lavorativa.