"Ora per chi governa finisce il tempo delle promesse"
"AUTONOMIA, CAUSA CHE ACCOMUNA TUTTI I VENETI"
Il commento al referendum di Sanca Veneta
"Il successo di oggi è stato possibile solamente grazie a tanti elettori progressisti che, sebbene lontani dall'attuale governo regionale, hanno scelto di votare per l'autonomia ribellandosi ai diktat dei partiti di Centro Sinistra Italiana - ribadisce un comunicato del movimento -. Sanca, suo malgrado, è stata l'unica realtà progressista inequivocabilmente a favore del referendum e dell'Autogoverno. Tuttavia, il nostro lavoro comincia oggi. Nei prossimi mesi ci aspetta una missione fondamentale: rappresentare la voce di questi cittadini".
Per il gruppo, il'esito della consulatazione pone precise indicazioni: "Il numero dei Sì ci dà la misura tangibile di quanto i veneti desiderino il cambiamento. È un gesto corale che non può essere ignorato. Oggi il tema dell'Autogoverno non può più essere considerato folclore, egoismo, chiusura. È amore per la propria terra, è amore per quello che fa ed è amore per quello che si è. Significa essere responsabili in pieno per i nostri errori e consapevoli che dal nostro coinvolgimento nella vita politica nasce una migliore amministrazione del territorio".
Il plebiscito a favore dell'autonomia, tuttavia, chiama ad una responsabilità l'attuale classe dirigente veneta e nazionale: "Per chi governa, oggi termina il periodo delle scuse e delle promesse. Da domani per inizia un iter che dovrà portare a dei risultati concreti. Sanca vuole essere parte attiva di questo processo. Ma soprattutto vogliamo a tutti i costi che la sinistra in Veneto si scrolli di dosso il torpore da cui si è fatta sinora guidare. Vigileremo sulle azioni della giunta regionale, spingeremo per un'autonomia inclusiva e solidale, rappresenteremo la voce di tutti quei veneti che credono nell'autonomia ma si sentono lontani dalle attuali politiche regionali. Lo vogliamo fare portando i nostri contenuti, e mettendo il nostro impegno al servizio di tutti".
"Non ci si può più astenere - ribadiscono i responsabili di Sanca Veneta - e lo diciamo senza ironia per chi ha deciso di non partecipare alla votazione. Dopo il grande passo di oggi crediamo sia necessario farne un altro, quello verso una nuova sinistra Veneta. Noi continueremo a costruirla, muso duro (ma non troppo) e bareta fracada. Verso l'autonomia e oltre!"