Dopo i volantini contro il sindaco di Casier Giuriati
"AUTONOMIA, TRATTATIVA ANCHE SENZA REFERENDUM"
Laura Puppato difende la scelta del non voto
Secondo l'esponente di Palazzo Madama, la vicenda che ha coinvolto Miriam Giuriati (accusata in un volantino di essersi astenuta al referendum, ma di chiedere alla Regione fondi per il Terraglio Est) assume una dimensione politica più ampia: "La prova provata, vera prova del 9 della totale ininfluenza del referendum sul tema autonomia - ribadisce Puppato - sono il tavolo con il Governo, che vedrà presenti i governatori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e le loro delegazioni. Già, perché quel 43% di elettori veneti che scientemente hanno deciso di offrire con il non voto la loro riprovazione a Zaia per i fondi pubblici spesi “ad abundantiam” e senza buon senso per un inutile referendum è la presenza di tre regioni al tavolo per le autonomie; una di queste però, l’Emilia Romagna, avendo già iniziato da tempo il processo, senza aver speso un euro ed aver avanzato proposte condivise e sensate sulle materie da avere in gestione. Non a caso la regione delle tre con la crescita maggiore di pil e occupazione e con i migliori servizi al sociale e per il diritto all’istruzione".
La parlamentare trevigiana conclude: "Chi affigge cartelli osceni dovrebbe attendersi cartelli con una accusa provata e circostanziata: 'Chi ha preso in giro i Veneti con il Referendum delle beffe, ora lo paghi'. Il politologo Sartori diceva infatti che la democrazia non è andare a votare per ogni facezia, meno che mai per decidere l'ovvietà. Avrebbe certo sorriso per questa evidenza spudorata avvenuta in Veneto".