Il Comune: "Progetto che va oltre la candidatura"
DAL 2020 IN POI, TREVISO SCOMMETTE SULLA CULTURA
Mercoledì il ministero decide sulla capitale italiana
"Noi puntiamo a vincere, naturalmente, ma quello che conta è il viaggio", conferma Giovanni Manildo, sindaco di Treviso
Per questo il dossier di candidatura, presentato non a caso in un luogo simbolo come il rinato museo Bailo, si è basato su alcune linee guida che travalicano l'assegnazione stessa del titolo: ad esempio, ricorda Luciano Franchin, assessore ai Beni culturali, la rigenerazione urbana della città o la ripresa dei valori della tradizione e dell'identità.
Quest'anno il riconoscimento è andato a Pistoia, l'anno prossimo toccherà a Palermo, nel 2019 invece l'Italia punterà su Matera, nominata capitale culturale europea. Per il 2020 delle 46 città che originariamente avevano presentato richiesta, solo 36 sono riuscite a presentare tutta la documentazione su iniziative, manifestazioni e relativa sostenibilità economica. Tra le sfidanti, comunque, nomi di peso, da Parma a Reggio Emilia, da Merano a Ravello, da Macerata a Messina, Teramo, Cuneo, Nuoro fino all'altra veneta Pieve di Cadore. Entro il 31 gennaio prossimo il ministero stabilirà la città vincitrice, che, tra l'altro, potrà beneficiare di un milione di euro per dare atturazione al suo programma.
Nel dossier - il progetto è stato curato da Patrizio Bof di InfiniteArea, che aveva seguito anche la corsa di Montebelluna per capitale 2018 - sono confluiti anche indicazioni e impegni di 70 associazioni e gruppi cittadini. A sostenere la candidatura, peraltro, non è solo la città di Treviso, ma l'intero territorio, come spiega il consigliere provinciale Giancarlo Iannicelli.
Galleria fotografica