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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/199: NEL 2018 L'OPEN D'ITALIA SUL LAGO DI GARDA
Novità di fine anno dal universo dei green italiani
Cominciamo con l’Open d’Italia. Il 75° open d’Italia, la massima manifestazione nazionale di golf, non si giocherà nel 2018 al Golf Milano, bensì al Gardagolf country club, al circolo di Soiano del Lago (BS). L’Open d’Italia ha già fatto qui tappa, con due edizioni di ottimo livello tecnico: la prima nel 1997, quando Bernhard Langer superò José Maria Olazabal, entrambi vincitori di due Masters e la seconda nel 2003 in cui lo svedese Mathias Gronberg prevalse a sorpresa su Colin Montgomerie, Ricardo Gonzalez e José Manuel Lara. Il Circolo ha ospitato anche altre manifestazioni di peso: nel 1990 l’Open d’Italia Femminile, nel 1993 il Kronenburg Open dell’European Tour, e dal 2004 al 2006 tre edizioni del Texbond Open del Challenge Tour. Anche la data consueta è modificata: in programma è dal 31 maggio al 3 giugno. La scorsa stagione l’Open d’Italia ha avuto un record di spettatori: 73mila presenze in quattro giorni di gara. Inserito tra le otto prestigiose gare delle Rolex Series, il torneo, è di assoluto livello mondiale nel calendario dell’European Tour, ed è degno corollario alla Ryder Cup, con il suo montepremi di sette milioni di dollari. La cospicua somma di denaro messa a disposizione dei partecipanti, che manterrà fino al 2027, originerà un evento di grande spicco, per la presenza di molti dei campioni di fama internazionale. Gli stessi grandi che nella settimana precedente saranno di scena a Wentworth nel prestigioso BMW PGA Championship. Cammino fondamentale del golf italiano verso la sfida tra Europa e Stati Uniti in programma fra cinque anni a Roma presso il Marco Simone Golf & Country Club, l’Open d’Italia sta sempre più crescendo d’importanza.
Sulla scelta del Campo di gioco, è molto favorevole il commento del Capo riconosciuto dell’European Tour, Keith Waters: “Siamo lieti di tornare al Gardagolf Country Club, uno dei migliori campi d’Italia, e siamo felici che i nostri giocatori e gli appassionati italiani di golf possano vivere un evento delle Rolex Series in un contesto straordinario come il Lago di Garda.
Progettato dallo studio di architetti britannici Cotton, Pennik Steel & Partners, il Campo, inaugurato nel 1986, si sviluppa su 27 buche nei tre percorsi che si estendono su un’area di 110 ettari. Di imponente corollario la Rocca di Manerba, il castello di Soiano, le colline della Valtenesi, e il panorama di straordinaria bellezza sul Lago di Garda.
Come nella passata stagione, saranno due, per l’Italia, i tornei nel calendario dell’European Tour: il 75°Open d’Italia sarà infatti preceduto dal Rocco Forte Open Verdura Sicily, che avrà luogo dal 10 al 13 maggio al Verdura Resort di Sciacca (Agrigento). Nell’arco di un mese il nostro Paese godrà dunque di una doppia vetrina che accrescerà l’attrazione internazionale, valorizzandone il territorio in chiave turistica, altro punto cardine del Progetto Ryder Cup 2022.
Seconda novità di rilievo, l’istituzione della moviola in Campo. Permetterà l’esistenza di un apposito arbitro, intento a seguire l’azione del giocatore dai monitor. Anche se non avrà la possibilità di seguire tutti i colpi, sarà comunque utile a evitare l’intervento, talora improprio, di qualche spettatore da casa, (il cosiddetto arbitraggio da poltrona). Credendo di vedere una irregolarità in realtà spesso inesistente, lo spettatore telefonava alla giuria, che era costretta a prendere in considerazione la notizia, e provvedere all’accertamento con gravoso perditempo, magari per un nulla di fatto. Talvolta la cosa ha originato significati devastanti per i giocatori: ad esempio, in perfetta buona fede, il giocatore poteva non aver visto l’impercettibile movimento della palla, e aver consegnato lo score inesatto, con conseguente squalifica. La moviola vede qualcosa che l’occhio umano non riesce a percepire, per cui al bisogno l’arbitro può intervenire con immediatezza. L’irregolarità subito contestata migliora il gioco, evitando ulteriori confutazioni. Da ciò l’intervento anche sulle “Regole del Golf”, che ora prevedono di alleggerire la responsabilità del giocatore, nel caso in cui consegni uno score senza aver riportate penalità di cui non si era accorto.
E ora un inno al fair play. Per un ammirevole comportamento, lo scorso settembre Matteo Manassero è diventato simbolo del Fair Play, al KLM Open giocato sul percorso del The Dutch, a Spijk in Olanda. Nell’ultima giornata del torneo era in buona posizione di classifica, settimo, quando alla buca 12, il suo tee shot è finito in bunker, vicino a ciuffetti di erba. È ben noto il divieto di toccare il bunker, in qualsiasi forma, quando si deve fare un colpo dal suo interno, onde evitare penalità. Nell’eseguire il colpo dal bunker, Matteo, ha avuto la sensazione di aver sfiorato un ciuffo di erba nel downswing. Era solo, con lui non c’era nessuno, e non era neanche sicurissimo di averla toccata l’erba, ma ha sentito il dovere di rispettare il Fair Play, quello che identifica il vero giocatore di Golf. Ha portato la cosa a conoscenza del giudice di gara, che è stato costretto ad assegnargli i due colpi di penalità. Avrebbe chiuso la buca in birdie, ha fatto invece bogey, e si è classificato 17esimo nel torneo. Pazienza! Con questo comportamento, però, Manassero è stato di esempio per tutti, ed è stato gratificato con il premio “Fair Play dell’Anno”. Il riconoscimento premia lo sportivo che rinuncia alla gloria personale, pur di difendere l’ideale.
Chi ha visto il divertente film “La Leggenda di Bagger Vance”, ricorderà la battuta di Will Smith: "Il golf è l’unico sport in cui ti puoi dare una penalità da solo, se sei onesto".
Paolo Pilla