Installata anche una Tac di ultima generazione
OSPEDALE DI TREVISO, PRENDE FORMA LA NUOVA GERIATRIA
Zaia inaugura una prima area rinnovata nel reparto
NUOVA AREA IN GERIATRIA
Nel reparto trevigiano, diretto da Massimo Calabrò, è stata completamente ristrutturata una zona delle aree di degenza, estesa 350 metri quadri e comprendente sei stanze grandi e due camere. Rispetto ai precedenti 44 letti, ora l’area riadattata e ammodernata ne ospita complessivamente 28, suddivisi in sei stanze da quattro letti e due camere doppie. L’area, inoltre, è stata rinnovata nei servizi e negli accessori clinici complementari alla degenza, collegata alla climatizzazione centralizzata (fino ad ora era attrezzata solo con attrezzature rimovibili) e dotata di un nuovo impianto per i gas medicali. Grazie ad una ridistribuzione degli spazi circostanti è stata ampliata e ridefinita anche la sala di lavoro del personale infermieristico e, sul modello degli ambienti ospedalieri nordeuropei, sono state ricavate una camera dedicata alla privacy dei pazienti in fine vita e una in cui i familiari possono, in forma riservata, sostare gli ultimi momenti con la salma del congiunto prima del trasporto.
La Geriatria dell’ospedale di Teviso ha un totale di 88 posti letto (solo nel 2016 ha accolto oltre tremila ricoveri). L’intervento di ristrutturazione è stato programmato nell’ambito della riorganizzazione delle unità operative mediche e ha puntato a fornire un miglior comfort alberghiero ai pazienti oltre che più adeguati spazi di lavoro agli operatori. I lavori conclusi dieci giorni fa sono iniziati lo scorso 23 ottobre.
NUOVA TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI
La Tomografia ad emissione di positroni installata nella Medicina Nucleare del Ca' Foncello, unità diretta da Franco Boccaletto, è un sistema diagnostico integrato Pet/Ct. L’acronimo inglese riassume l’utilizzo di una tecnologia ibrida che permette di proiettare sulle immagini rilevate dalla Tac le eventuali alterazioni funzionali rilevate dalla Pet.
L’ambito di utilizzo è rappresentato prevalentemente dalla diagnostica in campo oncologico ma la nuova attrezzatura amplia le possibilità di diagnosi anche in campo neurologico e cardiologico oltre che ottimizzare i piani di trattamento con Radioterapia. La nuova apparecchiatura ha richiesto un investimento complessivo di circa 2.700.000 euro, comprendente i costi dell’attrezzatura, la stazione di lavoro per l’acquisizione e la elaborazione delle immagini di elevata qualità, la strumentazione di radioprotezione, il sistema automatico di infusione dei radio farmaci, le opere di adeguamento strutturale e impiantistico dei locali.
Questa modalità di diagnostica, all’ospedale di Treviso è già presente dal 2010, ma con un mezzo mobile che garantisce circa 750 esami all’anno. L’acquisizione di ultima generazione consentirà di ridurre i disagi per i pazienti, di completare un percorso diagnostico di eccellenza che troverà completezza con le specialità già presenti nel presidio ospedaliero. Non ultimo, il nuovo strumento consente di dare una risposta più vicina a molti pazienti del territorio grazie ad un aumento delle prestazioni erogabili (negli ultimi anni, circa 550 esami sono stati eseguiti in altri centri). Si stima che si potranno erogare 2650 indagini (tomoscintigrafie) all’anno così suddivise: 50 miocardiche, 150 cerebrali, 2450 corporee totali.