Video usati come prove in tribunale e per gestire le emergenze
LE MISSIONI DELLA POLIZIA LOCALE DI TREVISO FILMATE MINUTO PER MINUTO
Da oggi in dotazione le microcamere agganciate alla divisa
Si tratta di una telecamera portatile che i vigili indosseranno sulla propria uniforme durante il servizio, diventando di fatto parte della dotazione personale di sicurezza. Le immagini registrate saranno salvate direttamente su un cloud protetto (un archivio virtuale) e un apposito programma informatico produrrà dei video in formato forense: ovvero non modificabile e perciò utilizzabile come prova anche durante un eventuale processo.
Le telecamere saranno estremamente utili anche in caso di verifica di sinistri stradali, di disastri ambientali, di manifestazioni e nei quartieri per filmare eventuali situazioni di emergenza.
La “bodycam” è un apparato in uso a moltissime forze di polizia all’estero: basti pensare che a Londra sono 22mila quelle in dotazione alle forze dell’ordine di Sua Maestà: "È di fatto un terzo occhio - spiega Loris Angeloni, dirigente della ditta Axon che ha fornito i dispositivi - La telecamerina sarà in grado di registrare per 12 ore consecutive le immagini in versione full hd. La “bodycam” sarà agganciata al taschino delle divise dell’agente e filmerà le immagini. Solamente con un doppio click partirà la registrazione, che terrà conto anche dei due minuti precedenti".
Tutti gli agenti in turno ne avranno una e le immagini in diretta potranno in seguito essere trasmesse in tempo reale alla Centrale Operativa della Polizia locale, consentendo così di avere informazioni in “diretta” sul campo operativo e dunque, nel caso, inviare rinforzi. "Conserveremo i video per sette giorni - ribadiscono i responsabili della Municipale -.Le nuove telecamere faranno parte del vasto parco telecamere installate nel territorio comunale e dunque che si aggiungeranno alle 135 già presenti: occhi elettronici dislocati lungo le strade della città, che garantiranno all'agente di operare nell’esercizio delle proprie funzioni, a scoraggiare condotte aggressive, a tutelare i cittadini in modo poco invasivo e ad avere a disposizione fonti di prova."
"E' un ulteriore importante strumento per garantire la sicurezza in centro e nei quartieri - conferma Grigoletto -. Un ulteriore passo per aumentare sempre di più la percezione di sicurezza dei nostri cittadini e degli operatori stessi."