Tagliati 20 addetti su 60, ma il fatturato a retto
MEETING, I CREDITORI DICONO SÌ AL CONCORDATO
L'azienda di abbigliamento di Villorba punta al rilancio
Nel corso del mese di ottobre 2016 la società, assistita dallo Studio Bonivento di Padova, per la parte finanziaria, e dallo Studio Mardegan e Capra di Treviso, per la parte legale, nonché dal commercialista veneziano Andrea Regazzo, aveva presentato al Tribunale di Treviso domanda di concordato preventivo in continuità, al fine di salvaguardare il livello occupazionale, seppur ridimensionato, i creditori e l’indotto, formato dai numerosi laboratori e artigiani che da anni fanno parte della filiera produttiva.
L'impresa ha avviato una ristrutturazione aziendale articolata nella riduzione del personale di 20 unità (su 60 complessive), a seguito della trattativa con le Organizzazioni Sindacali effettuata con l’assistenza di Unindustria Treviso, nella revisione e concentrazione dell’attività commerciale sul marchio Deha, e nella riorganizzazione delle procedure aziendali, con particolare attenzione al ciclo passivo, ed ha quindi predisposto il piano industriale per i prossimi cinque anni.
"I primi risultati a consuntivo per l’esercizio 2017 - spiega una nota della società - confermano le previsioni contenute nel piano industriale, sia per quanto riguarda i ricavi di vendita delle collezioni, sia per quanto riguarda i costi".
"Il dato maggiormente incoraggiante - continua il comunicato della Meeting - è costituito proprio dal fatturato, che non ha risentito in modo significativo della procedura concordataria. Ciò è stato reso possibile principalmente dal supporto fornito, in questa delicata fase, dai lavoratori e dagli agenti, nonché dai fornitori, che hanno garantito la continuità non interrompendo le forniture e consentendo quindi di realizzare i campionari e distribuire le collezioni secondo il calendario".
Più del 77% dei creditori interessati ha espresso parere favorevole al piano concordatario. Con il via libera, dunque, ora si apre la fase dell’omologazione da parte del Tribunale, cui seguirà l’esecuzione, nel rispetto di quanto previsto dal piano industriale.