CONEGLIANO - Una missione perseguita da 150 anni; tanti ne sono passati da quando Antonio Carpenè diede i natali a quella che sarebbe poi divenuta una delle più stimate cantine italiane, l'attuale Carpenè Malvolti.
Dopo 150 anni da quell’intuizione, proprio il 2018 - anno in cui il Territorio delle Colline del Conegliano e Valdobbiadene è altresì candidato a divenire patrimonio Unesco - sarà celebrato lungo l'intero anno con un calendario di eventi fortemente evocativo per celebrare sia la Carpenè Malvolti sia la storia vitivinicola dell'intero territorio.
Un anniversario, quindi, che racconta la lungimiranza di una dinastia, rappresentata dall'attuale Presidente Etile Carpenè. Quattro generazioni, da Antonio ad Etile, ed ancora da Antonio all'attuale Etile, la cui storia mette in luce un'azienda che si è sempre dimostrata pioniera su più fronti. Anzitutto su quello enologico, da una parte con la produzione di un vino spumante di alta qualità sviluppato grazie a ricerche e studi con i più eminenti scienziati dell’Ottocento, con l'obiettivo di mettere a punto il miglior metodo di spumantizzazione per il vitigno principe del territorio quale il Prosecco, oggi denominato Glera. Dall'altra contribuendo all'individuazione del metodo migliore per la coltivazione delle uve, anche realizzando macchine e strumenti per migliorare ogni fase di lavorazione. Il risultato si legge nei numerosi premi ricevuti già alla prima Esposizione Mondiale nel 1873 a Vienna fino alle molteplici medaglie conquistate nei recentissimi tempi.
La consapevolezza del valore di questo prezioso vino è determinante per la creazione nel 1876, della Scuola Enologica di Conegliano, la prima in una Italia da poco unita, che vede Antonio Carpenè tra fondatori.
Uno sguardo proiettato lontano, non solo nel tempo. Sin dall’avvio dell’attività d’impresa, l'azienda punta all'internazionalizzazione iniziando ad esportare nel mondo gli Spumanti ed i Distillati Italiani e valorizzando non solo il marchio Carpenè Malvolti, ma anche l’identità del vitigno: il nome Prosecco verrà inserito per la prima volta nel nel 1924 dalla stessa cantina. L'attenzione alla vestizione delle bottiglie, agli albori del secolo scorso, caratterizza presto la grappa con una forma del vetro rappresentativa della tradizione veneta. L'azienda inoltre crede nella comunicazione, lanciandosi nelle primissime campagne pubblicitarie in televisione già negli anni Sessanta. Una storia lunga 150 anni che la Cantina, presente con i suoi Spumanti e Distillati Italiani in 60 paesi di tutti e cinque i continenti, vuole oggi ricordare e trasmettere attraverso un percorso espositivo multimediale che si snoda all'interno della cantina di Conegliano e una serie di iniziative culturali che si svolgeranno nell'arco di tutto l'anno.
Ai nostri microfoni il direttore generale di Carpenè Malvolti, Domenico Scimone.