SPRESIANO - Promette di rivoluzionare il trasporto ferroviario. Nasce a Spresiano la nuova tecnologia a levitazione magnetica per i treni: i convogli non corrono più su ruote, ma "galleggiano" sui binari grazie ad un campo magnetico.
La soluzione, in realtà, esiste già da decenni, ma a causa degli altissimi costi ha avuto scarsa diffusione. IronLev - questo il nome del progetto avviato dal trevigiano Adriano Girotto e da un gruppo di giovani ingegneri pisani - supera proprio questo scoglio. Grazie a due caratteristiche: la sospensione magnetica è "passiva", cioè, a differenza di tutti gli altri sistemi finora adottati, non necessita di essere alimentato da energia elettrica. Il "cuscinetto" per sollevare i vagoni viene creato direttamente da speciali magneti permanenti inseriti in una sorta di pattino a forma di U rovesciata, che "avvolge" la rotaia. In questo modo funziona anche da fermo, senza neppure bisogno che il treno prenda velocità per attivarsi.
Seconda novità, questo meccanismo non ha bisogno di binari appositi, ma si può adattare alle comuni rotaie in acciaio già in uso: nel mondo ci sono oltre un milione e mezzo di chilometri di linee ferroviarie.
Con tale tecnologia, spiegano i progettisti, un treno è molto più sicuro, riducendo quasi del tutto il rischio di deragliamento, consuma molto meno (grazie agli attriti pressochè azzerati per muoverlo occorre un'energia molto più bassa di un sistema tradizionale), dunque con costi di esercizio inferiori, considerando anche la minor usura delle rotaie, e molto più comfortevole, eliminando rumori e vibrazioni. A sviluppare il sistema la società trevigiana Girotto Brevetti, specializzata nella creazione e nello sfruttamento di brevetti industriali nel campo della meccatronica, e Ales Tech, startup costituita da alcuni neolaureati in ingegneria meccanica della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, che hanno costituito anche il primo team italiano a partecipare ad Hyperloop, il visionario progetto lanciato da Elon Musk (fondatore delle auto elettriche Tesla) per una rete di trasporti iperveloce in tunnel depressurizzati. Dopo aver messo a punto un primo modello in scala, IronLev ha effettuato i primi test su una piattaforma a levitazione a grandezza naturale posizionate su un comune tratto di binario ferroviario. Prossimo passo, la creazione di un vero e proprio vagone, per poi passare all'industrializzazione e all'omologazione e sbarcare definitivamente sul mercato. Per questo sono già stati avviati contatti con gruppi del settore, anche internazionali.