Due giorni di seminari dal 15 al 16 febbraio a Palazzo Bomben
GLI ANIMALI CAMBIANO IL NOSTRO PAESAGGIO
Le Giornate di studio della Fondazione Benetton
L’argomento che il Comitato scientifico della Fondazione ha scelto per questo appuntamento, coordinato da Luigi Latini e Simonetta Zanon, è infatti “Animali, giardini, paesaggi”.
Ad affrontarlo sono stati chiamati storici dell’arte e filosofi, paesaggisti e agronomi, architetti, etnografi, geografi, registi. Competenze diversissime e traversali perché trasversale, oltre che affascinante, è l’interazione flora-fauna nella creazione di un paesaggio artificiale, come può essere un parco o un giardino o un’area di coltura agraria, o nel formarsi ed evolversi naturale di un ambiente.
Gli animali che popolano un paesaggio sono reali ma possono essere fantastici, vivi o eternati in statue, mosaici o altri manufatti artistici. Delfini di pietra dalla cui bocca sgorga l’acqua, cervi affiancati a divinità di marmo, rappresentazioni in mosaici pavimentali, animali-divinità, mostri… Oppure, ammiratissimi pavoni bianchi e cigni, protagonisti in tanti giardini all’italiana e parchi storici. O ancora, laghetti e peschiere che, oltre che piacevoli alla vista, avevano la funzione di essere riserva di pesci. Fino agli animali ricreati dall’ars topiaria.
Attraverso giardini e parchi sono stati introdotte non solo nuove varietà di piante che hanno poi colonizzato interi territori, ma anche animali egualmente provenienti da terre lontane, anch’essi poi moltiplicatisi al di fuori dei recinti originari.
Nella cultura del giardino giapponese, ma più tardi anche in Europa, il gusto per il naturalismo ha portato a ricreare nei giardini, anche urbani, ciò che in termini di flora ma anche di fauna si poteva osservare in ambiti naturali. Con le conseguenze di popolamento di specie animali sino al tempo non presenti nelle città.
In agricoltura va citato, ad esempio, l’impatto che tra ʼ 500 eʼ800 hanno avuto nelle nostre pianure i filari di gelsi, piantati per consentire gli allevamenti dei bachi da seta.
Ma i temi possibili sono infiniti. Per restare a secoli più vicini, un racconto a sé è quello dei luoghi progettati per“contenere” e mostrare gli animali, ovvero zoo, parchi tematici, e progetti di habitat nei quali avviene una vera e propria messa in scena del mondo animale. Per l’ambito agricolo e la sua evoluzione nella contemporaneità, si pensi al ruolo delle api e dell’apicoltura negli ambienti urbani, dal punto di vista ecologico, didattico e persino di progetto, o a quello che gli erbori possono giocare nella cura e nel mantenimento del paesaggio, in campagna come in città.
Senza trascurare l’affascinate connubio tra flora e fauna nella storia del giardino, nell’arte, ma anche nel costume e persino nello sguardo del cinema. Il serpente e il melo del Paradiso Terrestre possono essere i simboli di una storia che scende sino alla notte dei tempi.
Quello che queste Giornate di studio cominceranno a dipanare è un gomitolo multicolore di fili che legano piante e animali, ed entrambi all’uomo.
Il programma è disponibile nel sito www.fbsr.it
Le giornate di studio sul paesaggio sono progettate dal Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon.
La partecipazione alle giornate di studio è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per ragioni organizzative si prega ugualmente di comunicare la propria adesione tramite e-mail all’indirizzo paesaggio@fbsr.it oppure telefonicamente al numero 04225121 (lunedì-venerdì
ore 9-13,14-18).
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